Ma per Generali Investments, puntare al ribasso del dollaro troppo presto potrebbe essere costoso. “Prevediamo un lungo periodo di marcata volatilità prima che ritracci in modo sostenibile”
Nella sua settimana più critica da marzo 2020, il dollaro Usa è crollato poiché l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi statunitense inferiore alle attese ha innescato le speranze di un primo pivot della Fed e ha rafforzato la propensione al rischio globale. Secondo Thomas Hempell, head of macro & market research di Generali Investments, le crepe nella forza del dollaro si stanno allargando.
“È probabile che la Fed riduca il ritmo di inasprimento a 50 punti base a dicembre, e la volatilità delle obbligazioniLe obbligazioni sono titoli rappresentativi del capitale di ... Leggi si sta attenuando a scapito della moneta Usa – spiega -. È possibile inoltre che i rendimenti statunitensi abbiano raggiunto il picco, riducendo il supporto per un ulteriore rialzo. La mossa della scorsa settimana potrebbe essere un’anticipazione del 2023, quando un vero cambiamento di direzione della politica della Fed, una conseguente (moderata) ripresa globale e il rintracciamento dei rendimenti statunitensi rischiano di abbattere la forza del dollaro”.
Nel frattempo però, secondo Hempell puntare al ribasso del dollaro troppo presto potrebbe rivelarsi costoso. “L’economia globale sembra ancora fragile, così come le speranze di un primo pivot della Fed – osserva -: i funzionari della banca centrale Usa hanno infatti già chiuso alle speranze di mercato troppo accomodanti”.
Per l’esperto di Generali Investments, mentre il rapporto usd/jpy ha probabilmente superato il picco, l’eur/usd sembra ancora fragile. “È probabile che l’area dell’euro sia appena entrata in recessione, con il prevalere dei rischi al ribasso dovuti alle stretta energetica ed a quella monetaria. Ulteriori rialzi dei tassi della Bce e l’imminente quantitative tightening potrebbero ancora mettere alla prova la stabilità dei mercati obbligazionari europei. Prevediamo quindi un più lungo periodo di marcata volatilità prima che il dollaro inizi a ritracciare in modo sostenibile”, conclude.