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Immobiliare Ue, frenata in vista per il residenziale

Secondo Edmond de Rothschild, il deterioramento della situazione economica porterà ad un calo dei prezzi. Anche in Italia

Effetto Covid-19, seppure in ritardo, sul mercato immobiliare del Vecchio Continente. Ne sono convinti gli esperti di Edmond de Rothschild, che nell’ultima analisi semestrale del mercato immobiliare residenziale in Europa affermano che la crisi pandemica, dagli effetti finora contenuti, nel corso dei prossimi dei prossimi trimestri causerà un generale rallentamento e un conseguente calo dei prezzi degli immobili residenziali in alcuni Paesi.

L’analisi fotografa i recenti cambiamenti del mercato immobiliare residenziale e analizza le prospettive di sviluppo di otto mercati immobiliari nazionali: Svizzera, Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Italia e Paesi Bassi. “Nel complesso, ci aspettiamo ancora un rallentamento della crescita dei prezzi residenziali in tutti i Paesi, con una leggera contrazione in alcune tra le nazioni analizzate che potrebbero registrare il punto più basso tra il primo trimestre dell’anno prossimo e la fine del 2021”, ha spiegato Jean-Christophe Delfim, economist Eurozone, real estate markets di Edmond de Rothschild.

Inoltre, lo studio mostra che, storicamente, i mercati immobiliari non hanno mai avuto una reazione immediata ad uno shock economico e sottolinea anche il ruolo di sostegno svolto dalle principali misure di bilancio adottate dai governi, nonché dalle politiche monetarie decisamente accomodanti cui abbiamo assistito. Ma vediamo nel dettaglio i singoli Paesi.

In Italia, secondo il team di ricerca della società, il deterioramento della situazione economica potrebbe far invertire la rotta alla tendenza di aumento dei prezzi osservata dall’inizio dell’anno, mentre in Svizzera, nonostante la tenuta relativamente solida dell’economia in questo momento, la crescita dei prezzi degli immobili residenziali dovrebbe rallentare ancora una volta, attestandosi su una flessione contenuta, probabilmente di circa un punto percentuale.

Alla Germania spetta invece il primo posto: il mercato immobiliare dovrebbe rimanere il più robusto nel corso dei prossimi trimestri, mentre in Francia è probabile che le conseguenze economiche della pandemia impattino gradualmente sui prezzi degli immobili residenziali.

Per quanto riguarda il Regno Unito, il prossimo 24 marzo si concluderà il periodo della cosiddetta “festa dell’imposta di bollo”, che esonera coloro che acquistano un immobile per la prima volta dal pagamento dell’imposta di bollo sul terreno. Fino ad allora gli esperti ritengono che il sostegno alla domanda andrà avanti, anche se la pressione al ribasso sui prezzi potrebbe aumentare subito dopo.

In Olanda i prezzi delle abitazioni sono destinati a crescere ancora nei prossimi trimestri, anche se ad un ritmo che potrebbe rallentare attestandosi tra l’1% e il 5,0% su base annua, mentre in Spagna al momento si ha il contesto economico peggiore: gli esperti sottolineano infatti che il mercato immobiliare residenziale spagnolo è all’ultimo posto rispetto a tutti gli altri Paesi analizzati, secondo praticamente tutti fattori determinanti che consideriamo. 

Infine il Portogallo, dove per gli analisti è improbabile che la forte crescita dei prezzi degli immobili residenziali in Portogallo vada avanti nei prossimi trimestri, quando dovrebbe lasciare il posto ad una stagnazione virtuale con una tendenza al rialzo.

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