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India e 5G: i dati sono il nuovo petrolio

Per Neuberger Berman, l’India punta a diventare un Paese digitalmente avanzato. E Nokia è pronta a cogliere l’opportunità

L’India si appresta a superare la Cina in quanto Paese più popoloso del mondo ed è anche desiderosa di stabilire il proprio ruolo nel panorama del 5G. Dopo la rapida diffusione del 5G in Cina, negli Stati Uniti e in altri Paesi pionieri nel 2019, l’India sta ora guidando la nuova ondata di installazioni. Ad agosto 2022 il governo ha concluso la più grande asta di sempre e i servizi 5G sono oggi già disponibili in 13 città. È stata inoltre annunciata l’intenzione di istituire cento laboratori nei migliori istituti di ingegneria per sviluppare applicazioni e servizi per le reti 5G. Con oltre 800 milioni di utenti internet, l’India è sulla buona strada per diventare un Paese digitalmente avanzato.

“I dati sono il nuovo petrolio, come ha dichiarato il primo ministro indiano Narendra Modi – spiega Yan Taw Boon, head of thematic Asia di Neuberger Berman -. La domanda di dati è aumentata, soprattutto dopo l’avvio della campagna Digital India nel 2015. Il passaggio a uno stile di vita digitale e la proliferazione di tecnologie dirompenti come Ai, Vr/Ar e l’IoT hanno creato nuove esigenze di accesso a Internet, più veloci e affidabili. Il conglomerato Reliance Industries Limited, che ha originariamente costruito la sua ricchezza con il tradizionale business del petrolio, ha fatto una mossa strategica per espandersi nelle reti e nei dati attraverso la creazione di Reliance Jio, il più grande provider di telecomunicazioni dell’India, che sta guidando l’espansione del 5G. Il mercato indiano ha un grande potenziale di crescita relativo alla transizione al 5G, con un fatturato previsto di 168,8 miliardi di dollari nel periodo 2023-2031 e un Cagr del 43,8% (AstuteAnalytica, 2023)”.

L’esperto sottolinea come la tecnologia 5G non può funzionare a pieno regime senza la necessaria infrastruttura, costituita principalmente da stazioni base macro e small-cell con capacità di edge computing e torri radio (Ran). “I principali fornitori di infrastrutture hanno già iniziato a rafforzare la propria presenza in India. Sia Nokia sia Ericsson hanno recentemente annunciato piani di espansione per aumentare la capacità produttiva a supporto delle reti dei fornitori di servizi di telecomunicazione”, fa notare. 

Per Boon è un’occasione molto importante, considerato che i fornitori cinesi, tra cui Huawei e ZTE, sono stati esclusi dalla corsa al 5G in India a causa delle tensioni geopolitiche. “Riteniamo che Nokia sia ben posizionata grazie alle proprie capacità nell’edge computing e nell’infrastruttura cloud, nonché grazie alle partnership con le migliori aziende tecnologiche”, afferma.

Oggi Nokia è uno dei tre principali fornitori di infrastrutture di telecomunicazione al mondo, con prodotti che vanno dai componenti hardware alle soluzioni software e ai servizi di rete. “L’India è stata identificata come un forte motore di crescita, in quanto Nokia si è assicurata partnership con le due maggiori società di telecomunicazioni locali: una quota del 45% del contratto Ran 5G di Bharti Airtel e un importante fornitore per le distribuzioni di rete 5G previste da Reliance Jio”, conclude Boon.

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