Per Thematics AM, il ritardo dei segmenti europei e asiatici rappresenta un’interessante opportunità in termini di valutazioni
Il Covid ha certamente fatto da acceleratore, ma intelligenza artificiale e robotica sono settori la cui crescita è destinata a continuare a lungo. E così, nonostante l’incertezza riguardo l’eventuale ripresa macroeconomica rimanga alta, gli investitori possono puntare su nuovi motori di crescita che ignorano i confini geografici, gli stili di investimento o le capitalizzazioni di mercato.
“La ripresa economica a V sembra sempre meno probabile, soprattutto se si considera che alcuni Paesi stanno reintroducendo restrizioni. Sarà quindi necessario un certo tempo per tornare ai livelli di attività pre Covid”, spiega Karen Kharmandarian, senior portfolio manager del fondo Thematics AI and Robotics (affiliata di Natixis IM), secondo cui l’intelligenza artificiale e la robotica sono destinate a svilupparsi grazie all’accelerazione della digitalizzazione di diversi settori industriali, ma anche di alcune attività più cicliche, soprattutto nel segmento dell’automazione industriale, che potrebbero beneficiare fortemente dei nuovi modelli di consumo e di produzione.
“L’automazione e i miglioramenti tecnologici apportati dall’IA e dalla robotica stanno cambiando il nostro modo di vivere, di interagire e di fare business – prosegue l’esperto -. Hanno subito un’accelerazione grazie alla combinazione tra significativi progressi nelle potenzialità e costi in rapida diminuzione nelle tecnologie chiave abilitanti. Gli ambiti di utilizzo sono molti e in crescita, dalle opportunità nell’automazione industriale e nell’assistenza sanitaria alle attività d’ufficio e ai servizi ai consumatori”.
Dopo il rally di questo mercato guidato dagli Stati Uniti, per Kharmandarian il ritardo dei segmenti europei e asiatici rappresenta un’interessante opportunità in termini di valutazioni, con un focus verso società con forti fondamentali, in particolare tra le piccole e medie imprese. “Di conseguenza, e alla luce dei movimenti talvolta bruschi delle quotazioni azionarie determinati da una visibilità inferiore alla media, sfruttiamo le opportunità di mercato per utilizzare la liquidità in modo selettivo”, afferma.
Uno dei sotto-settori più interessanti in questo contesto, a detta dell’esperto, è l’automazione degli uffici. “Salesforce, una delle principali posizioni nel fondo Thematics AI e Robotics, è la principale piattaforma di gestione delle relazioni con i clienti – argomenta -. Offre, tra gli altri, diversi servizi in cloud per l’attività commerciale utilizzato per gestire la pipeline dei clienti, per il Crm per il marketing. Questi servizi non richiedono esperti IT per implementare le soluzioni: gli utenti devono solo effettuare il login e possono iniziare a connettersi direttamente con i propri clienti attuali e potenziali. Negli ultimi anni, Salesforce è riuscita a guadagnare quote di mercato (raggiungendo il 17% circa, tre volte superiore a quella del suo più diretto concorrente) a scapito dei suoi principali concorrenti storici, come Oracle e SAP, grazie a un’interfaccia più user-friendly, a strumenti più efficienti e a una gamma più ampia di soluzioni”.
E ciò che, secondo Kharmandarian, rende il caso di investimento interessante sono inoltre i benefici misurabili che i clienti possono trarre dall’adozione di Salesforce: in media, essi raggiungono un grado di soddisfazione dei propri clienti superiore del 30% e un più elevato ritorno sulle attività di marketing, riescono a ridurre i costi IT del 26%, aumentare le entrate del 25% e aumentare la produttività del 70%. “Inoltre – conclude l’esperto -, nel caso di crescita meno rapida o di mercato in una fase più matura, Salesforce potrebbe fare leva sulla propria capacità di contenimento dei costi, che per il momento non è stato un focus per l’azienda (la crescita è stata finora il principale driver del management), migliorando così ulteriormente i margini operativi e incrementando significativamente l’utile netto”.