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Invesco lancia un Etf sui corporate bond Esg

Emergenti sviluppo sostenibile

Il nuovo strumento è pensato per chi cerca un’esposizione al mercato delle obbligazioni societarie Fed integrando i fattori ambientali, sociali e di governance

Invesco ha lanciato su Borsa Italiana il nuovo Usd High Yield Corporate Bond Esg Ucits Etf, una soluzione pensata per gli investitori che ricercano un’esposizione al mercato delle obbligazioni societarie Fed integrando i fattori Esg (ambientali, sociali e di governance). 

“Se guardiamo all’ampia asset class – spiga Franco Rossetti, senior relationship manager Etf specialist di Invesco – notiamo che le circostanze recenti favoriscono l’assunzione di rischio di credito rispetto alla duration per gli investitori obbligazionari che cercano una crescita dei rendimenti, specialmente se l’inflazione continua ad aumentare le probabilità di un rialzo dei tassi da parte della Fed. Una forte ripresa economica tipicamente sostiene gli asset rischiosi come l’high yield. Un’altra considerazione riguarda la sostenibilità, e il quadro tracciato dai flussi d’investimento è chiaro. Nei primi sei mesi dell’anno, il 73% dei flussi netti verso gli Etf obbligazionari sono stati verso fondi che integravano filtri Esg”. 

L’indice Bloomberg Barclays Msci Usd High Yield Liquid Corporate Esg Weighted Sri Bond replicato dall’Etf Invesco punterà ad aumentare l’esposizione complessiva agli emittenti che dimostrano un solido profilo Esg. Sono esclusi i titoli che hanno un rating Esg di Msci inferiore a BB o privi di rating, che hanno affrontato controversie gravi in relazione alle questioni Esg negli ultimi tre anni o sono privi di punteggio Msci Esg Controversy, che sono coinvolti in alcol, intrattenimento per adulti, armi, Ogm, energia nucleare, sabbie petrolifere, carbone termico, tabacco o provenienti da emittenti dei mercati emergenti. 

A ciascuno dei titoli idonei si assegna poi un punteggio Esg usando le metriche Esg di Msci. Questo punteggio viene quindi utilizzato per riponderare i titoli idonei a partire dai rispettivi pesi naturali risultanti dalle dimensioni del nozionale dell’obbligazione, per costruire la ponderazione dell’indice. Agli emittenti si applica un capping del 5% per ridurre il rischio di concentrazione.

“Gli investitori, l’ambiente e la società nel suo complesso – conclude Rossetti – dovrebbero poter approfittare delle opportunità sempre più numerose di investimento responsabile. Gli Etf offrono agli investitori una maggiore scelta di soluzioni per esprimere i propri principi e al contempo soddisfare i propri obiettivi finanziari, non solo nell’allocazione azionaria ma sempre più spesso anche in altre asset class, specialmente nelle obbligazioni. Riteniamo che questo trend proseguirà nei mesi e negli anni a venire”.

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