Veicoli elettrici, città smart, energie rinnovabili, e non solo, faranno aumentare esponenzialmente la domanda di questo metallo. L’analisi di WisdomTree
Il rame è considerato l’indicatore principale dell’economia globale ed è ampiamente utilizzato nei dispositivi elettronici, nella fornitura e nello stoccaggio di energia elettrica, nei trasporti, nelle comunicazioni e nel settore manifatturiero. E molte delle sue applicazioni industriali, come sottolinea Mobeen Tahir, associate director research di WisdomTree, sono intese a galvanizzare la crescita nel lungo termine, in virtù della quale il rame è diventato un’opportunità di investimento tematico molto promettente.
Innanzitutto, il rame sta guidando la rivoluzione dei veicoli elettrici. “Il rame è particolarmente diffuso in tre settori chiave dell’elettromobilità: lo stoccaggio dell’energia, le infrastrutture di ricarica e la produzione di veicoli”, spiega Tahir, che cita l’International Copper Study Group (ICSG) secondo cui i veicoli elettrici impiegano una quantità di rame circa quattro volte superiore rispetto a quelli con motori a combustione interna. “Stando alle previsioni di Wood Mackenzie, le vendite globali di veicoli elettrici saliranno dall’attuale 5% al 50% di tutte le vendite di veicoli entro il 2040; si prevede pertanto che questa rivoluzione tecnologica irrobustirà la domanda di rame, che, nell’ambito dei veicoli elettrici, si quadruplicherà entro i prossimi 7 anni”, sottolinea.
Il rame sta poi anche alimentando le città smart. “Le città intelligenti si stanno avvalendo di nuove soluzioni informatiche per risolvere i problemi urbani del settore abitativo, dei trasporti, dell’energia e della governance – afferma l’esperto -. Esempi di tali applicazioni includono: la diffusione dei semafori intelligenti; edifici intelligenti per aumentare l’efficienza energetica e la sicurezza; lo sviluppo della connettività della rete 5G per promuovere l’economia dell’Internet delle cose. La conduttività, l’efficienza energetica e la duttilità fanno sì che il rame sia particolarmente adatto a tutte le applicazioni elettriche ed elettroniche per sviluppare l’infrastruttura della città smart. Dalle reti intelligenti agli impianti di condizionamento d’aria, dalle infrastrutture di ricarica delle auto elettriche alle fibre ottiche per il 5G, si prevede una crescita della domanda di rame per consentire lo sviluppo e la gestione efficiente delle città smart”.
Infine, il rame sta elettrificando la transizione verso l’energia rinnovabile. Grazie alla sua alta conduttività, il rame è un componente indispensabile dei sistemi di produzione di energia rinnovabile come i generatori solari, eolici e idraulici per conseguire un’efficienza ottimale per la produzione e la trasmissione di energia. “Il rame contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 e la quantità di energia necessaria per produrre elettricità. Secondo l’Agenzia internazionale per l’energia (AIE), nel 2021 la capacità di energia elettrica rinnovabile a livello mondiale crescerà di circa 200 GW, rispetto a poco più di 50 GW di nuova capacità aggiunta nel 2007. Affinché il mercato delle rinnovabili possa concretizzare il potenziale di crescita previsto, occorreranno quantità di rame maggiori”, prosegue Tahir.
Ma come si può realizzare tutto questo in modo sostenibile? Per quanto riguarda la sostenibilità, secondo l’esperto sono due gli interrogativi: c’è abbastanza rame sulla terra per soddisfare la domanda in aumento e l’utilizzo del rame giova all’ambiente? E in entrambi i casi la risposta è un sonoro ‘sì’. “Secondo l’International Copper Association (ICA), dagli anni ‘50 il mondo dispone (in media) di riserve di rame sufficienti per 40 anni. Secondo le stime del 2019 di US Geological Survey, le riserve mondiali ammontano a 830 milioni di tonnellate, le risorse di rame superano i 5.000 milioni di tonnellate e il suo consumo annuo si aggira sui 28 milioni di tonnellate. Inoltre, questo metallo è ripetutamente riciclabile senza perdere le sue proprietà fisiche e un terzo circa di tutto il rame utilizzato attualmente viene riciclato”, evidenzia.
Secondo Tahir iIl rame sta assumendo un ruolo di guida fra i metalli industriali da quando, a marzo, è accelerata la ripresa degli attivi ciclici. Ciò è parzialmente attribuibile all’interruzione degli approvvigionamenti (dovuta al Covid) dai principali paesi minerari come il Cile, causando secondo l’ICSG l’ampliamento del deficit di offerta nella prima metà di quest’anno, ma è anche un effetto dei vantaggi che i metalli industriali con prospettive a lungo termine traggono dai fattori ciclici e da quelli strutturali. “Il rame non è solo appetibile come asset tattico in grado di produrre guadagni da una ripresa economica ciclica, ma è anche un’opzione allettante da classificare tra le opportunità di investimento tematico, disponendo delle potenzialità per spianare la strada a un futuro sostenibile”, conclude.