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Le banche britanniche post-Brexit? Un affare

Per Mirabaud Am, le prospettive per le azioni Uk appaiono molto favorevoli. In particolare, le banche hanno valutazioni interessanti e appaiono ben equipaggiate per pagare i dividendi

Le prospettive per le azioni del Regno Unito appaiono molto favorevoli per il 2021, sia a livello generale che nello specifico dove spiccano le banche. È la tesi di David Kneale e Jeremy Hewlett, rispettivamente head of Uk equities e senior portfolio manager Uk equities di Mirabaud Am, secondo cui,  in generale, la politica macroeconomica sta offrendo un sostegno senza precedenti alle attività finanziarie e, nello specifico, l’azionario UK presenta, dal punto di vista dell’attrattività, dei vantaggi interessanti rispetto ad altri mercati, che derivano specialmente dalla Brexit. “Infatti – chiariscono -, il suo esito relativamente favorevole implica un allentamento dello sconto Brexit che deriva dai rischi gemelli della debolezza valutaria e dal calo potenziale degli utili aziendali a causa delle barriere commerciali”.

Per i due esperti, dall’inizio del 2016, il deprezzamento della sterlina rispetto all’euro ha fatto sì che i rendimenti dei titoli azionari Uk fossero inferiori di circa due terzi rispetto a quelli degli omologhi europei. “Il potenziale di apprezzamento (o semplicemente di non deprezzamento) della sterlina rende i flussi di cassa denominati in sterline relativamente attraenti – osservano -. Inoltre, in aggregato, i titoli Uk sono di circa il 15-30% più economici rispetto a quelli Ue o Usa, il che riflette il rischio per gli utili aziendali derivante dalle barriere commerciali e che ora è stato eliminato. 

Insomma, i rendimenti azionari del Regno Unito possono ora beneficiare di una maggiore fiducia degli investitori per gli apprezzamenti valutari e la crescita degli utili, che a detta di Kneale e Hewlett dovrebbe riflettersi in premi di rischio più bassi, ossia in un rerating, e logicamente, le azioni britanniche dovrebbero ora beneficiare di afflussi di capitale. “Inoltre, riteniamo che l’economia interna del Regno Unito riporterà una ripresa solida nel corso di quest’anno con la campagna vaccinale che rappresenta un vantaggio dal punto di vista economico”, assicurano.  

Gli esperti puntano poi l’attenzione anche sul fatto che il mercato azionario del Regno Unito ospita un elevato numero di società leader a livello mondiale, con una proprietà intellettuale attraente, quote di mercato redditizie e un posizionamento geografico vantaggioso. “Dopo la Brexit sono ancora più soggette ai bid premium e il rialzo per i titoli azionari Uk è insito in potenziali operazioni di M&A. Infatti, non ci sorprende che il primo giorno dell’anno una società del FTSE 100 sia stata oggetto di un’offerta da parte della sua controparte statunitense”, fanno notare.

In particolare, le banche nazionali britanniche sembrano avere valutazioni interessanti, nonostante le sfide alla crescita derivanti dai tassi d’interesse storicamente bassi. Per Kneale e Hewlett, le pratiche di prestito prudenti attuate dopo la Brexit e le modifiche normative applicate agli accantonamenti e alla distribuzione del capitale hanno assicurato che i loro portafogli prestiti fossero resilienti e che le loro posizioni di capitale fossero apparentemente in grado di assorbire perdite molto più ampie del necessario.

“Riteniamo che difficilmente questo terzo lockdown avrà un impatto significativo sulla capacità o la propensione delle banche britanniche a pagare dividendi – affermano i due esperti -, poiché l’autorità di regolamentazione sembra ora convinta che le banche siano sufficientemente ben equipaggiate per far fronte alle perdite derivanti dalle perturbazioni del Covid-19 e per pagare i dividendi senza compromettere la loro capacità di sostenere l’economia. Entrambe le parti, l’autorità di regolamentazione e le banche , hanno acquisito una maggior esperienza sugli impatti economici e le conseguenze dei lockdown”. 

Quindi, Kneale e Hewlett non hanno dubbi: le prospettive di pagamento dei dividendi nel 2021 appaiono del tutto solide. “Dati gli efficaci meccanismi di sostegno governativo e il programma di vaccinazione del Regno Unito, appare improbabile un ulteriore peggioramento delle proiezioni economiche delle banche e un aumento netto delle perdite attese (Expected Credit Loss). Il 2021 dovrebbe essere un anno in cui le banche britanniche brilleranno”, concludono.

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