Per Lemanik, il calo dei prezzi, la stabilizzazione dei tassi e un’economia resiliente dovrebbero supportare i valori degli asset. “In questa fase, puntiamo sui settori finanziario, industriale e chimico”
“Anche se il processo di normalizzazione dell’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi potrebbe rivelarsi lungo e non lineare, riteniamo che il picco dell’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi sia alle spalle e ci aspettiamo che il trend di disinflazione sia positivo per i mercati azionari nel 2023”. È l’analisi di Filippo Garbarino, gestore del fondo Lemanik Global Equity Opportunities.
Nel primo trimestre del 2023, i mercati azionari globali hanno registrato un livello significativo di volatilità ma sono riusciti a chiudere con un risultato positivo. L’indice Msci World è aumentato del 5.4%. I fattori chiave che hanno impattato i mercati sono stati tre, a detta di Garbarino: i dati economici Usa (occupazione e vendite al dettaglio) migliori delle aspettative; la perdurante inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi che ha causato un deciso aumento dei tassi di interesse a febbraio; i segnali di tensione sulle banche in Usa e in Europa, che hanno fatto scendere i tassi di interesse a marzo. I prezzi in calo del gas naturale e la riapertura della Cina hanno invece aiutato il sentiment di mercato, specialmente in Europa.
“Sei mesi fa – spiega il gestore – l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi stava salendo e la Federal Reserve stava aumentando i tassi di 75 bps a ogni riunione. Oggi, l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi sta scendendo gradualmente e la Federal Reserve sta aumentando i tassi di 25 bps a ogni riunione. La maggior parte delle banche centrali ha indicato che siamo molto vicini a una pausa dei rialzi dei tassi di interesse, anche alla luce delle recenti tensioni sul sistema bancario che limiteranno l’erogazione di credito. Alcuni settori, come il real estate, stanno attraversando un rallentamento. Tuttavia, non ci aspettiamo una forte recessione economica nel 2023. La disinflazione, la stabilizzazione dei tassi di interesse e un’economia resiliente dovrebbero supportare i valori degli asset”.
“A livello settoriale, in questa fase, il nostro portafoglio non ha banche e petroliferi, settori considerati troppo rischiosi. Il portafoglio è sovrappesato sul settore finanziario, industriale e chimico. I tecnologici sono leggermente sottopesati”, conclude Garbarino.