Per Robeco, l’incertezza macro e le aspettative di inflazione accrescono la volatilità. E la strategia di acquisto sui ribassi e di vendita sui rialzi a base conservativa rimane l’approccio migliore
È più di un anno che i mercati parlano di un’imminente recessione negli Stati Uniti. Per il momento, la recessione ancora non c’è stata, ma con una prospettiva di rialzo dei tassi o di recessione i mercati si ritrovano tra l’incudine e il martello. “I mercati sono bloccati tra un contesto di inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi ostinata e una recessione – spiega Sander Bus, co-responsabile del team credito di Robeco -. Le banche centrali, inoltre, potrebbero dover imporre un rallentamento dell’economia per combattere l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi. La Germania è recentemente entrata in recessione tecnica, dopo due trimestri consecutivi di crescita negativa del Pil”.
L’esperto sottolinea anche che l’aumento della spesa per i consumi ha reso l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi più ostinata del previsto, costringendo la Banca Centrale Europea e la Federal Reserve Usa a ribadire il proprio atteggiamento aggressivo e ad alzare di nuovo i tassi. “Di conseguenza, le condizioni finanziarie si sono inasprite ulteriormente e molti settori iniziano a risentirne”, fa notare. Ciò, a suo dire, vale soprattutto per l’Europa, dove una percentuale maggiore di prestiti è a tasso variabile. “I nuovi prestiti hanno subito un netto rallentamento. Sui mercati sviluppati la spesa in conto capitale non contribuisce alla crescita, nonostante il deciso sostegno che ci si attendeva da programmi come l’Inflation Recovery Act o dall’onshoring dell’industria tecnologica”, aggiunge.
Maggiore volatilità
L’incertezza delle prospettive macroeconomiche e le aspettative di inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi accrescono la volatilità. “Ciò è emerso nuovamente a marzo, durante la crisi delle banche regionali statunitensi e di Credit Suisse. Abbiamo colto l’opportunità per aggiungere rischio ai portafogli, visto il notevole calo dei prezzi dei titoli finanziari. Da allora il mercato si è in gran parte stabilizzato sui livelli di febbraio, pur mostrando qualche sacca di valore”, spiega quindi Bus.
Per l’esperto, la strategia di acquisto sui ribassi (e di vendita nelle fasi di rialzo) a base conservativa rimane quindi l’approccio preferito. “I tassi e i timori di recessione si stanno rivelando fattori chiave in questo ciclo. Anche se i rendimenti Usa a 10 anni sembrano vicini al picco, permangono volatilità e incertezza. Le valutazioni si aggirano ancora intorno alla media di lungo periodo, ma sono più elevate rispetto a inizio anno, mentre le condizioni finanziarie si sono ulteriormente inasprite”, conclude.