Per Raiffeisen Capital Management, la nuova variante del Covid rappresenta un rischio ma potrebbe avere anche effetti positivi. Ecco quali
L’aumento dei contagi in molti Paesi europei, i lockdown e la mutazione Omicron del coronavirus hanno causato nuove incertezze e messo sotto pressione sia i mercati azionari che quelli delle materie prime. Tra i mercati emergenti sono stati soprattutto gli esportatori di materie prime a soffrire, cosa che, secondo il team Cee & Global Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management, sorprende poco considerando i prezzi del petrolio in forte calo e il ribasso dei prezzi di molti metalli industriali. “La correzione delle materie prime è stata ulteriormente alimentata dalla mutazione Omicron del coronavirus”, osservano gli analisti, aggiungendo che un impatto negativo è arrivato anche dal cambiamento della retorica della banca centrale Usa.
Ora, secondo gli esperti Raiffeisen, la variante Omicron rappresenta un nuovo rischio, ma potrebbe avere anche effetti positivi. “È evidente che la nuova variante potrebbe avere un impatto significativo sull’economia globale e i mercati finanziari e lo potrebbe avere in entrambi i sensi – spiegano -. Sembra essere ancora più contagiosa e resistente ai vaccini delle mutazioni viste finora e sembra che stia rapidamente soppiantato queste ultime. Ma provoca anche malattie altrettanto gravi e ha tassi di mortalità simili? Se sì, potrebbero arrivare nuovi lockdown e rallentamenti della crescita in tutto il mondo. In caso contrario, nel migliore dei casi potrebbe addirittura significare una fine accelerata della pandemia, promuovendo il contagio della popolazione senza far collassare i sistemi sanitari e allo stesso tempo soppiantando altre varianti del virus più pericolose”.
Si dovrà aspettare ancora del tempo prima che si possano fare dichiarazioni affidabili in merito e fino ad allora, a seconda delle notizie, gli analisti mettono in guardia sul fatto che potrebbero esserci ancora forti oscillazioni dei corsi.
“Sul fronte positivo – proseguono -, la congiuntura cinese di recente ha mostrato nuovamente una tendenza al rialzo e l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi globale potrebbe presto raggiungere il suo picco. Il calo dei prezzi delle materie prime, soprattutto del petrolio, e la distensione della situazione delle catene di approvvigionamento globali insieme agli effetti base dell’anno passato, potrebbero leggermente abbassare i tassi d’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi in molti paesi nei prossimi mesi. Questo ridurrebbe la pressione sulle banche centrali e sui mercati obbligazionari e sarebbe in generale positivo anche per la crescita economica e i mercati azionari. In compenso, questo potrebbe porre anche fine all’impennata del dollaro Usa, il che sarebbe positivo per gli asset dei mercati emergenti”.
Insomma, restano sicuramente molte incertezze e, oltre alla pandemia, anche rischi economici globali e geopolitici. “Tuttavia – concludono gli esperti di Raiffeisen Capital Management -, al momento non vediamo motivo per un cambiamento fondamentale nella nostra prospettiva costruttiva a medio e lungo termine sui Paesi emergenti”.