Nuovo aumento dello State Street Investor Confidence Index, che misura la fiducia degli investitori globali. Ma con profonde differenze tra le varie regioni
Gli investitori globali vedono rosa. Aprile segna infatti un nuovo aumento dello State Street Investor Confidence Index® (Ici), l’indice che misura la fiducia degli investitori istituzionali a livello mondiale. Dopo l’aumento di marzo, l’Ici è salito a quota 83,5 con un aumento di 2,2 punti dall’ultima rilevazione di 81,3.
Il sentiment degli investitori è però eterogeneo tra le varie regioni. L’Ici nordamericano è aumentato di 1,6 punti attestandosi a quota 75,5, mentre l’indicatore europeo è sceso di 6,4 punti a quota 111,2. In calo anche l’indice asiatico, diminuito di 2,6 punti, a 89,3 punti.
“Nonostante la relativa stabilità del settore bancario statunitense, gli investitori istituzionali hanno dimostrato cautela in aprile, dato che l’Ici globale è rimasto ben al di sotto del livello neutrale con una lettura di 83,5”, sottolinea Marvin Loh, managing director e senior global macro strategist di State Street Global Markets.
“Sebbene l’Ici del Nord America abbia registrato un aumento marginale di 1,6 punti, attestandosi a quota 75,5 – fa notare l’esperto – ha mantenuto il livello regionale più debole, in quanto gli investitori continuano ad affrontare lo stress bancario e la stretta della Fed. Invece, nonostante il calo di aprile, la lettura dell’Ici per l’Europa, pari a 112,2, è rimasta vicina ai massimi degli ultimi due anni e questa regione segnala il livello più elevato di propensione al rischio”.
Per Loh, i dati di aprile dimostrano un certo grado di fiducia nel fatto che lo stress dei depositanti bancari statunitensi rimarrà contenuto e non contribuirà a un rischio sistemico più ampio. “Ciononostante, il sentiment in Asia è sceso nuovamente, con un calo di 2,6 a quota 89,3, a causa dell’attenuarsi dell’ottimismo per gli ampi guadagni derivanti dalla riapertura dell’economia cinese”, conclude.