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Messico, i titoli su cui puntare

Secondo Comgest, il Paese regge nonostante le difficoltà della regione. E le occasioni non mancano

L’America Latina è stata una delle regioni più deboli a livello globale ad agosto, con l’indice Msci Em Latin America in calo del 7,3% in usd (-5,8% in eur). I mercati brasiliani sono scesi nonostante l’inizio del ciclo di allentamento, con un taglio dei tassi di 50 pb superiore al previsto. “Anche il Messico, pur avendo sovraperformato i suoi omologhi regionali, ha registrato un rendimento negativo nonostante i dati macroeconomici più elevati del previsto in una serie di parametri tra cui il settore manifatturiero, i servizi e il commercio al dettaglio dal punto di vista dell’attività. Inoltre i livelli di inflazione del Paese continuano a diminuire”, sottolinea Juliette Alves, gestore del fondo Comgest Growth Latin America di Comgest, secondo cui nel Paese le occasioni non mancano.

“Nonostante questo contesto difficile – argomenta l’esperta – Globant prevede una vigorosa crescita sequenziale nel secondo semestre del 2023 e nel 2024, con tassi di crescita che torneranno a livelli più normalizzati di oltre il 20% su base annua (a/a), in netto contrasto con gli omologhi software a livello mondiale. Anche le prenotazioni sono aumentate del 40% nel primo semestre del 2023”.

La Alves fa notare poi che anche i risultati di Mercado Libre per il secondo trimestre dell’anno hanno ancora una volta superato le aspettative, portando a una forte performance del titolo. “Il valore lordo delle merci dell’azienda è aumentato del 47% su base annua, i tassi di incasso sono aumentati di 170 pb, le operazioni di credito hanno registrato miglioramenti degli insoluti e il franchising dell’azienda sembra essere sempre più protetto”, evidenzia.

Infine, il rivenditore messicano Femsa ha annunciato la fusione della sua attività di distribuzione negli Stati Uniti con il concorrente BradyIFS e la vendita di una quota della nuova società, per la quale Femsa riceverà 1,7 miliardi di dollari in contanti. “Dopo la vendita della partecipazione in Heineken, questa operazione è in linea con la strategia di dismissione delle attività non-core della società e dovrebbe portare a un incremento dei rendimenti azionari – chiarisce la Alves -. La borsa brasiliana B3 ha ceduto i guadagni dell’anno in corso a causa della debolezza del mercato in generale. I risultati del secondo trimestre hanno mostrato un’eccellente disciplina dei costi e riteniamo che la società sia ben posizionata per beneficiare del calo dei tassi d’interesse, che in Brasile restano superiori al 13%”.

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