Della Cina, agli Usa, all’Ue: in ogni parte del mondo è corsa all’atomo. L’analisi Vontobel
Ormai i Paesi di tutto il mondo sottolineano l’importanza del nucleare come fonte di energia stabile e pulita e puntano sull’atomo. La recente decisione della Commissione Europea di etichettare l’energia nucleare come “verde” dimostra la volontà dell’Ue di sviluppare ulteriormente l’energia nucleare per poter raggiungere una maggiore indipendenza energetica dalla Russia.
“Dopo l’approvazione da parte della Commissione Europea il 2 febbraio 2022, le attività specifiche dell’energia nucleare e del gas saranno aggiunte all’elenco delle attività economiche coperte dalla tassonomia dell’Ue – spiega Yun Bai, head of factor investing research di Vontobel -. La decisione è stata nuovamente confermata quando mercoledì 6 luglio 2022 è stata respinta una mozione che si opponeva all’inclusione del nucleare tra le attività economiche ambientalmente sostenibili. Il voto dimostra ancora una volta che l’Ue vuole incoraggiare gli investimenti nell’industria nucleare per accelerare il passaggio dai combustibili fossili solidi o liquidi, compreso il carbone, verso un futuro neutrale dal punto di vista climatico”.
Ma l’Europa non è l’unica regione che punta sul nucleare. Alla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26) del 2021, la Cina, leader mondiale nella produzione di energia solare, eolica e idroelettrica, ha annunciato la costruzione di 150 nuovi reattori fino al 2035.
“Un investimento enorme, pari a circa 440 miliardi di dollari, che farà progredire il Paese verso l’obiettivo di passare da un’economia ad alta intensità di carbone a un’economia neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio – osserva Yun Bai -. Per dare un’idea dell’entità dell’investimento cinese, si consideri che attualmente sono in funzione 440 reattori in tutto il mondo. A differenza delle fonti rinnovabili, l’energia nucleare fornisce elettricità continua che può essere adattata alla domanda. Il fatto che il leader mondiale delle rinnovabili veda chiaramente questi vantaggi del nucleare è un segnale forte e conferma quella che molti ritengono essere la combinazione vincente: nucleare e rinnovabili”.
Anche gli Stati Uniti, che già gestiscono 93 reattori, stanno investendo ulteriormente nel nucleare. Attualmente sono in costruzione due reattori e il mese scorso l’amministrazione Biden ha lanciato un programma da 6 miliardi di dollari per mantenere in funzione gli attuali reattori. Inoltre, gli Stati Uniti prevedono di investire 600 milioni di dollari per testare il potenziale dei piccoli reattori modulari e dei reattori nucleari avanzati.
“Nei prossimi anni, gli investitori potranno approfittare della necessità di ridurre le emissioni di CO2 e della tendenza all’autosufficienza energetica investendo nell’intero ciclo di vita della produzione di energia nucleare, dall’estrazione alla generazione di energia. In questo contesto, gli investitori che intendono partecipare a questo nuovo trend potranno trovare opportunità interessanti dall’esposizione al settore dell’energia nucleare”, conclude l’esperta Vontobel.