Secondo T. Rowe Price grazie a corporate governance, esportazioni e stabilità politica, per il Paese si prevede un 2023 roseo. L’Outlook
Anche se il rallentamento dell’economia globale avrà un impatto sulla domanda, ci sono diversi fattori che suggeriscono prospettive ampiamente incoraggianti per il Giappone fino al 2023. Ne è convinto Daniel Hurley, portfolio specialist Japanese Equity Strategy di T. Rowe Price, secondo cui l’attenzione alla pandemia, le politiche divergenti e il precipitoso calo dello yen hanno messo in ombra un miglioramento sostenuto e molto incoraggiante della corporate governance in Giappone. “Si tratta di una storia lunga e di successo, che tuttavia sembra non essere pienamente apprezzata dagli investitori stranieri”, sostiene
“Nonostante l’attuale incertezza dell’economia globale – spiega Hurley -, le società giapponesi continuano a riacquistare azioniLe azioni sono titoli rappresentativi del capitale di una so... Leggi e a restituire capitale agli azionisti a livelli record, e la pressione dei team di gestione per una maggiore attenzione verso gli azionisti è incessante. Nel frattempo, l’ultima stagione degli utili in Giappone è stata forte e incoraggiante. La debolezza dello yen, sceso ai minimi di 30 anni rispetto al dollaro Usa, ha fornito una spinta particolarmente forte agli esportatori giapponesi, che rappresentano un peso significativo nel Topix. Questi fattori creano notevoli opportunità per gli investitori a lungo termine”.
A detta dell’esperto, anche il contesto politico è favorevole. “Il Giappone è uno dei Paesi politicamente più stabili al mondo- afferma -. A luglio 2022, il primo ministro Fumio Kishida e il Partito liberaldemocratico (Ldp) hanno vinto le elezioni per la Camera alta, consolidando il loro mandato dopo aver vinto le elezioni per la Camera bassa nell’ottobre 2021. Ciò dovrebbe consentire di portare avanti politiche economicamente pragmatiche, ma politicamente controverse, come l’abolizione delle restrizioni Covid, l’apertura delle frontiere giapponesi e il riavvicinamento all’energia nucleare”.
Nel breve termine, secondo Hurley il basso livello relativo di inflazione dovrebbe continuare a sostenere la crescita economica, fornendo un cuscinetto contro gli impatti dell’inasprimento delle politiche che altri mercati sviluppati sperimenteranno nel 2023. “Oltre alla politica ultra-accomodante della BoJ – conclude -, le valutazioni delle aziende sono inferiori alla media di lungo periodo del Paese e le frontiere e l’economia giapponesi sono di nuovo completamente aperte dopo la pandemia, con una forte domanda repressa da smaltire. Questi aspetti rendono il Giappone un mercato interessante per gli investitori fondamentali, un’ipotesi resa ancora più forte se considerata alla luce della recessione globale prevista da molti per l’anno appena iniziato”.