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“Ricalibrazione”: le conseguenze della mossa Bce

Per Candriam il rialzo dei tassi a lungo termine dovrebbe rimanere limitato. Inflazione permettendo

Di Nicolas Forest, global head of fixed income and member of the executive committee di Candriam

Dopo che la Fed ha annunciato un potenziale rallentamento del suo programma di acquisti, “il famoso tapering”, ci si aspettava che la Bce annunciasse nel meeting del 9 settembre un rallentamento del proprio programma di acquisto di bond. Come previsto, il Consiglio direttivo della Bce ha annunciato il rallentamento del ritmo di acquisti nell’ambito del Pepp a seguito di un miglioramento delle condizioni finanziarie. La presidente Christine Lagarde sta così preparando il mercato alla fine di questo programma eccezionale di acquisti messo in atto all’inizio della crisi sanitaria.

È ragionevole aspettarsi che a fine anno Lagarde annunci che il programma di acquisti terminerà a marzo 2022. In questo delicato esercizio di comunicazione, la scelta delle parole è stata importante e parlando di “ricalibrazione” piuttosto che di “tapering”, Lagarde ha sottolineato che nel 2022 la Banca centrale sarà ancora lì per evitare una stretta alle condizioni finanziarie, utilizzando in particolare l’altro programma di acquisto App.

Nicolas Forest

Il secondo obiettivo del meeting era quello di presentare le prospettive economiche per il 2022 e il 2023. Come c’era da aspettarsi, Lagarde ha annunciato una revisione al rialzo dell’indice d’inflazione Cpi all’1,7% dall’1,5% per il 2022 e all’1,5% dall’1,4% per il 2023. Così facendo, la Banca centrale riconosce l’aumento dell’inflazione nel 2021, ma lo identifica come temporaneo, poiché l’anno prossimo dovrebbe tornare sotto il 2%.

Come le sue controparti fuori dall’Europa, la Bce entra così in una nuova fase di politica monetaria – una fase che nel 2013 portò il mercato ad un “panico obbligazionario”, ma che oggi sembra avere ben pochi effetti. In questo gioco di “ricalibrazione”, il rialzo dei tassi a lungo termine dovrebbe quindi rimanere limitato…. A meno che l’inflazione non si riveli duratura e alla fine la Bce debba rivedere al rialzo le attese sull’inflazione. Ma oggi, dopo questa riunione, il mercato sembra aderire alla narrazione monetaria prevalente

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