Moneyfarm consiglia di aumentare l’esposizione alle materie prime e agli asset denominati in dollari e ridurre quella all’obbligazionario high yield ed emergente e all’azionario europeo
Continuano le tensioni a livello geopolitico internazionale, causate dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Mentre prosegue il dialogo per trovare una via d’uscita al conflitto, nei giorni scorsi, nel tentativo di scoraggiare l’azione di Putin, l’Occidente ha imposto diverse sanzioni economiche, che stanno danneggiando l’economia russa, tanto che diverse agenzie di ratingIl rating è una misura della capacità di uno Stato o di un... hanno declassato il debito di Mosca a “spazzatura”. Per gli investitori è diventato dunque prioritario proteggere i portafogli. Come? Secondo Richard Flax, chief investment officer di Moneyfarm, è importante una maggiore diversificazione tramite l’aumento dell’esposizione alle materie prime e agli asset denominati in dollari e un contenimento del rischio attraverso la riduzione dell’esposizione all’obbligazionario high yieldCon il termine High Yield (letteralmente alto rendimento) ci... ed emergente, ma anche all’azionario europeo.
Come proteggere i portafogli
“Per consolidare ulteriormente il livello di resilienza dei portafogli Moneyfarm e cercare di mantenere la volatilità entro i target, abbiamo deciso di focalizzarci sulla gestione del rischio attraverso due modalità – spiega Flax -. Da una parte abbiamo aumentato i diversificatori di portafoglio, attraverso una maggiore esposizione alle materie prime e agli asset denominati in dollari (fonte di diversificazione in momenti di stress di mercato). Dall’altra abbiamo ridotto gli asset rischiosi, quindi obbligazionario high yieldCon il termine High Yield (letteralmente alto rendimento) ci... e dei Paesi emergenti, ma anche azionario europeo”.
L’esperto ricorda di aver espresso, a inizio anno, un giudizio positivo per quest’ultima asset class, che godeva di migliori prospettive di redditività di lungo termine. Tuttavia ora ritiene che l’effetto della crisi ucraina sulla crescita economica europea non sia ancora chiaro e che le pressioni inflazionistiche legate ai costi dell’energia potrebbero avere un impatto maggiore sugli utili aziendali europei rispetto a quelli americani.
Azionario europeo: valutazioni a rischio in caso di rallentamento degli utili
Le azioniLe azioni sono titoli rappresentativi del capitale di una so... europee sono state recentemente sotto pressione. Flax analizza quindi valutazioni, utili e rischi per la crescita e spiega che i grafici mostrano come il calo delle azioniLe azioni sono titoli rappresentativi del capitale di una so... europee ponga le valutazioni al di sotto della media di lungo termine di circa una deviazione standard. “Ciò potrebbe far pensare che l’azionario europeo rappresenti un’opportunità”, fa notare, ma aggiunge che la domanda chiave è se il denominatore del rapporto p/e (una delle misure di valutazione aziendale), ossia gli utili, siano sopravvalutati, poiché il loro aggiustamento a shock economici è più lento di quello dei prezzi.
Per rispondere Flax analizza altri grafici, che mostrano i margini di profitto in Europa, e li confronta con la crescita del Pil. “Riguardo ai primi facciamo notare tre cose – sottolinea -: in primo luogo, la redditività complessiva è aumentata nel tempo. In secondo luogo, i margini sono elevati rispetto alla storia. Infine, c’è una certa ciclicità nella redditività, in quanto una crescita economica più forte di solito si traduce in una maggiore marginalità”.
“Per quanto riguarda le aspettative di crescita del Pil in Europa nel 2022, nelle ultime settimane sono state generalmente riviste al ribasso, poiché gli analisti hanno iniziato a tenere conto dei costi energetici più elevati e del calo della fiducia che probabilmente seguirà la crisi in Ucraina. Le valutazioni azionarie europee sembrano convenienti rispetto alla storia, ma probabilmente non sono così a buon mercato se si tiene in considerazione il potenziale rallentamento degli utili. Ciò non toglie che alcuni degli scenari negativi siano già stati scontati dal mercato e sicuramente le valutazioni in Europa potrebbero diventare un aspetto da guardare con attenzione”, conclude quindi il chief investment officer di Moneyfarm.