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Tre motivi per aggiungere duration in portafoglio

Axa Im punta su una strategia che consenta un’allocazione flessibile sia tra obbligazioni nominali che inflation-linked. Ecco perché

L’inflazione primaria si è abbassata da inizio anno, ma il problema è che quella “core” resta persistentemente appiccicosa e non sembra destinata a mollare nel breve periodo. I mercati puntano su un’inversione della politica monetaria già quest’anno, ma il messaggio della Fed è che continuerà ad alzare i tassi perché il focus si è spostato sull’inflazione dei servizi che non cala. Per questo Jonathan Baltora, head of sovereign, inflation and Fx di Axa Im, punta su una strategia che consenta un’allocazione flessibile sia tra obbligazioni nominali che inflation-linked.

“I mercati pensano che la Federal Reserve farà un’inversione di marcia entro i prossimi sei mesi. Noi invece pensiamo che l’inflazione core si stia dimostrando estremamente appiccicosa – spiega l’esperto -. Questo è vero per gli Stati Uniti, dove la Fed ad oggi non vede un rallentamento dell’inflazione core, come per la Zona euro. Dall’inizio del 2023, l’inflazione ha rallentato sostanzialmente nelle economie mature. Siamo passati da un’inflazione sopra il 10% nella zona euro, a quasi l’8%. Tuttavia, come ci mostrano i grafici è l’inflazione primaria che sta scendendo, mentre quella core resta elevata e vicina al suo picco”.

Tre fattori segnalano che è il momento di aggiungere duration in portafoglio

“Dal nostro ultimo sondaggio trimestrale sulle aspettative d’inflazione emerge che per gli economisti l’inflazione core, come quella primaria, rallenterà verso il target delle banche centrali intorno alla fine di quest’anno. In particolare, secondo le aspettative l’inflazione core negli Stati Uniti dovrebbe avvicinarsi al target della Fed nel quarto trimestre dell’anno e per la zona euro, potenzialmente, nel primo trimestre 2024”, prosegue Baltora, il quale evidenzia che se, come dicono gli economisti, siamo vicini al picco dell’inflazione core, allora è il momento di cominciare ad aggiungere duration in portafoglio. 

Un altro indicatore che, a detta dell’esperto, suggerisce che è il momento di aggiungere duration è che la curva di rendimento negli Stati Uniti è invertita. Storicamente, questo è stato un segnale forte per comprare duration e aggiungere rischio di duration ai portafogli su un orizzonte ciclico “Oltre a questi due segnali – aggiunge -, stiamo monitorando la possibilità di una pausa nei rialzi dei tassi d’interesse. Ci aspettiamo ragionevolmente che nei prossimi mesi le banche centrali decidano di mettere in pausa i rialzi dei tassi, e anche per questo pensiamo sia un buon momento per cominciare ad aggiungere duration”.

Come aggiungere duration al portafoglio?

In un quadro in cui i tassi d’interesse reali, che sono i rendimenti delle obbligazioni inflation-linked, sono ai livelli più alti dal 2009 e dal 2011, per aggiungere duration al portafoglio secondo Baltora è opportuno acquistare obbligazioni indicizzate all’inflazione: se i rendimenti reali sono positivi, significa infatti che il reddito delle obbligazioni indicizzate all’inflazione a scadenza sarà più alto rispetto all’inflazione.

“Un’altra ragione per preferire le obbligazioni inflation-linked sia con duration breve che lunga è infine che, a nostro parere, il premio assicurativo contro l’inflazione futura non è caro al momento. Tuttavia, nella congiuntura attuale, potrebbe valere la pena considerare una strategia che consenta un’allocazione flessibile tra obbligazioni inflation-linked a breve scadenza, che hanno meno esposizione alla duration, catturano l’indicizzazione, e sono meno sensibili ai tassi d’interesse, e obbligazioni a lunga scadenza, da inserire in portafoglio nel momento in cui l’inflazione inizierà a rallentare”, conclude.

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