Per Pimco nei prossimi mesi i rendimenti si sposteranno leggermente più in alto, in un range di circa l’1,5%-2%. Ma i rischi non mancano
Per i Treasury la discesa dei rendimenti dovrebbe essere al capolinea. La risalita però non sarà sostenuta e, soprattutto, non si preannuncia esente da rischi. È quanto prevede Tony Crescenzi, portfolio manager, market strategist di Pimco.
“Secondo il nostro scenario di base – spiega -, il recente calo dei rendimenti dei Treasury si invertirà in una certa misura, poiché alcuni dei fattori a breve termine che spingono i rendimenti verso il basso si attenueranno. Tuttavia, riconosciamo i rischi che i rendimenti possano scendere ulteriormente. Guardando al lungo termine, ci aspettiamo che i rendimenti dei Paesi sviluppati rimangano all’interno di un range a livelli relativamente bassi”.
All’inizio di agosto, il rendimento del Treasury a 10 anni era sceso all’1,18%, in calo significativo dal picco post-pandemia dell’1,75% di marzo. Per Crescenzi, tale calo è dovuto in parte alle forze macro, compresi i nuovi timori sulla pandemia che ostacolano la ripresa economica.
“Anche una confluenza di fattori tecnici e fondamentali ha contribuito al calo dei rendimenti – aggiunge -. I costi di copertura valutaria sono scesi ai minimi pluriennali, aumentando l’attrattiva delle obbligazioniLe obbligazioni sono titoli rappresentativi del capitale di ... Leggi ad alto rendimento denominate in dollari per gli investitori esteri. I livelli di finanziamento delle pensioni private statunitensi hanno raggiunto un massimo di 13 anni, incoraggiando gli investimenti pensionistici in titoli a reddito fisso. Una tipica stasi estiva nell’offerta di obbligazioniLe obbligazioni sono titoli rappresentativi del capitale di ... Leggi ha anche fatto la sua parte, insieme a un’attenuazione dell’eccesso di sentiment ribassista verso i Treasury, in particolare tra gli investitori che fanno leva”.
Nei prossimi mesi, a detta del portfolio manager, la volatilità dei tassi potrebbe persistere, anche se nel suo scenario di base si aspetta che i rendimenti si spostino leggermente più in alto, in un range di circa l’1,5%-2%, quando alcuni di quei fattori che spingono i rendimenti verso il basso inizieranno a diminuire. Numerosi sviluppi potrebbero contribuire all’aumento dei rendimenti. Per esempio, alcuni dei fattori legati all’offerta che hanno recentemente spinto l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi potrebbero persistere più a lungo se la ripresa prende piede.
“Questo include il mercato del lavoro statunitense, che potrebbe potenzialmente raggiungere livelli coerenti con la piena a un certo punto il prossimo anno – sottolinea -. Il che potrebbe accresce i timori legati all’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi nel mercato obbligazionario. In secondo luogo, un’eventuale fine degli acquisti di titoli di Treasury da parte della Federal Reserve eliminerebbe un importante cuscinetto contro le vendite eccessive di titoli del Tesoro che potrebbero avvenire se gli operatori di mercato diventassero meno ottimisti sul clima dei tassi”.
Tuttavia, i rendimenti potrebbero continuare a scendere. Secondo Crescenzi, gli investitori che osservano le tendenze verso il ‘peak everything’ (picco della crescita economica, picco degli stimoli, picco dell’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi) potrebbero decidere che anche i rendimenti si sono stabilizzati. Inoltre, con molte attività finanziarie vicine al loro pieno valore, anche una piccola notizia negativa potrebbe scuotere i mercati del rischio e sostenere la domanda di obbligazioniLe obbligazioni sono titoli rappresentativi del capitale di ... Leggi. C’è poi anche il rischio di ulteriori ritardi nella ripresa globale a causa del percorso incerto della pandemia. Infine, la domanda estera di obbligazioniLe obbligazioni sono titoli rappresentativi del capitale di ... Leggi statunitensi potrebbe rimanere forte, dati i rendimenti bassi o negativi in molti altri mercati sviluppati.
“Per il momento, gli operatori di mercato sembrano calmi circa le prospettive a lungo termine per l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi e i rendimenti del Tesoro – sostiene il portfolio manager -. Le forze che hanno limitato i rendimenti generalmente più bassi per anni rimangono intatte, come la demografia, l’eccesso di risparmio globale, e la tendenza verso un uso esagerato delle risorse fiscali per il consumo, al contrario degli investimenti che aumentano la produttività”.
“Dal punto di vista degli investimenti, crediamo sia importante non concentrarsi su specifiche previsioni di rendimento e sulle strategie direzionali che ne possono derivare, preferendo mantenere le decisioni di duration in un contesto di portafoglio e concentrarsi su altre fonti di rendimento degli investimenti”, conclude.