Investi

Unicredit debutta nei certificati lineari su indici tematici

certificati Unicredit

I tre nuovi Benchmark Open End Certificate replicano un indice legato ad un particolare tema strategico per consentire agli investitori italiani di seguire i megatrend 

Sulla scia del successo avuto in Germania, UniCredit Bank AG amplia l’offerta di soluzioni di investimento innovative con una nuova serie di certificati lineari che hanno l’obiettivo di replicare un indice legato ad un particolare tema strategico, per consentire agli investitori italiani di seguire i megatrend che guidano il cambiamento. In particolare la nuova emissione comprende tre benchmark open end certificate legati alla sostenibilità, all’idrogeno e al mondo delle biotecnologie. 

I benchmark open end certificate replicano l’indice di riferimento in maniera lineare, senza meccanismi di protezione del capitale e non hanno una data di scadenza predeterminata. Permettono quindi agli investitori di prendere posizione in maniera strategica su macrotemi di investimento che abbracciano trend di cambiamento di questi anni, con un orizzonte temporale di medio–lungo termine.

Nel dettaglio, il Benchmark Open End Certificate DE000HV8BNW3 sull’indice STOXX®Europe Sustanaibility Select 30 (Net ReturnEUR), consente di seguire la performance delle società appartenenti all’indice STOXX® Europe Sustainability caratterizzate da bassa volatilità ed alti dividendi. La selezione esclude tutte le azioni con la volatilità storica più elevata negli ultimi tre e dodici mesi e tra le rimanenti, fanno parte dell’indice quelle con i dividendi più elevati negli ultimi dodici mesi. Il certificate quindi permette di prendere posizione sulle società europee più sostenibili a livello aziendale e settoriale secondo i criteri definiti nel regolamento dell’indice, attribuendo un peso maggiore a quelle meno volatili. 

Il Benchmark Open End Certificate DE000HV8BNV5 replica linearmente l’indice ICF Hydrogen Select (Net ReturnEUR). L’idrogeno è tra i temi più dibattuti del momento. Questo certificate, andando a replicare in maniera lineare l’indice emesso da ICF Bank AG, permette di esporsi su 25 società globali che operano nello sviluppo e produzione di idrogeno, motori a idrogeno, celle a combustibile e batterie per veicoli. 

Il Certificate Benchmark Open DE000HV8BNU7 replica linearmente l’indice ICF European Biotech (Net Return EUR). L’indice comprende le trenta aziende leader in Europa nel settore delle biotecnologie e produzione biotecnologica di farmaci. In entrambi gli indici calcolati da ICF Bank AG, i componenti dell’indice sono equipesati. 

Questa emissione rappresenta l’ingresso di UniCreditBank AG nell’ambitodei Benchmark su indicitematici e completa la gamma di soluzioni di investimento a disposizione degli investitori e dei consulenti finanziari per investire in maniera strategica su dei particolari temi senza una data di scadenza predeterminata. 

“Con questa emissione desideriamo avviare una nuova famiglia di certificati su indici tematici, per prendere una posizione di lungo periodo sui macro trend in atto, in un momento decisivo sui mercati azionari, in cui per le principali economie mondiali si intravede in modo chiaro la ripresa dopo l’uscita dalla pandemia – commenta Nicola Francia, responsabile private investor products Italy -. In UniCredit siamo fortemente impegnati ad offrire soluzioni innovative che rispondano al meglio alle rinnovate esigenze della clientela. Le iniziative di formazione one markets consentono all’investitore di informarsi, mantenendo un approccio consapevole ai propri investimenti”.

I prodotti sono negoziabili sul SeDeX MTFdalle ore 09.05 alle ore 17.30 e la liquidità è garantita in acquisto e vendita da UniCredit Bank AG. In merito alla fiscalità, i proventi derivanti dai certificate sono considerati redditi diversi (aliquota fiscale 26%), e possono quindi compensare minusvalenze pregresse in portafoglio.

Commenta

Articoli correlati

Giappone, nel 2024 emergeranno molte opportunità 

Enzo Facchi

Da Axa Im tre Etf sugli Stati Uniti

Enzo Facchi

Cina, è ora di tornare a puntare sul Dragone

Enzo Facchi
UA-69141584-2