I nuovi certificati emessi sul SeDeX permettono di prendere posizione a leva, sia long che short, sui maggiori titoli Usa
UniCredit ha emesso sul mercato SeDeX di Borsa Italiana la prima gamma di certificati Turbo Open End sui maggiori titoli americani che vanno ad aggiungersi agli oltre 800 certificati di tipo Turbo già in negoziazione a Piazza Affari.
All’inizio della stagione delle trimestrali dei titoli tecnologici americani, UniCredit mette così a disposizione degli investitori italiani una serie di prodotti che permettono di prendere posizione a leva, sia long che short sui maggiori titoli Usa. I sottostanti dei nuovi turbo open end listati sul mercato italiano includono infatti Apple, AMD, Amazon, Alphabet Class C, Meta Platforms, Microsoft, Netflix, Nvidia, Paypal e Tesla.
I turbo open end sono certificate che permettono di prendere una posizione a leva (sia long che short) sull’andamento del sottostante di riferimento. A differenza dei prodotti che presentano una leva fissa (come gli Etf a leva o i certificate a leva fissa) non sono soggetti al compounding effect, o effetto dell’interesse composto, che li rende efficienti se mantenuti in portafoglio solamente per il singolo giorno di negoziazione. Grazie ai turbo open end è invece possibile mantenere la leva desiderata costante per l’intero periodo di negoziazione, che sia di un giorno o di una settimana.
I turbo open end sono definiti certificate a leva dinamica in quanto il livello di leva è variabile, poiché dipende dalla distanza tra il livello del sottostante e lo strike del turbo. Lo strike è un elemento distintivo e corrisponde alla parte di investimento nel sottostante che viene finanziato dall’emittente. Lo strike inoltre coincide con il livello di barriera knock-out del certificate: se, in un qualsiasi momento, i prezzi del sottostante raggiungono o superano tale valore il certificate si estingue anticipatamente con una perdita totale del capitale investito.
I turbo open end sono dunque dotati di uno stop loss implicito, che impedisce all’investitore di perdere un importo superiore al capitale investito. A differenza dei turbo closed end, nei turbo open end lo strike è fissato al momento dell’emissione ma non rimane costante per tutta la durata di vita del certificate, viene infatti aggiornato quotidianamente per riflettere il costo di finanziamento implicito del prodotto: il livello di strike crescerà quindi giornalmente per i prodotti rialzisti (call) e diminuirà per i prodotti ribassisti (put). La seconda differenza rispetto ai turbo closed end, è che i turbo open end non hanno una data di scadenza prefissata.
“Il comparto dedicato a questi prodotti sul mercato SeDeX-MTFdi Borsa Italiana – spiega una nota – è stato l’unico segmento legato ai prodotti a leva che ha registrato una crescita nel 2022 rispetto al 2021, raggiungendo un controvalore degli scambi complessivamente di quasi 2 miliardi di euro, a testimonianza del crescente interesse di investitori privati e consulenti finanziari, sia per strategie di trading che di copertura di portafoglio. UniCredit punta ad essere un emittente di riferimento ed offrire ai trader ed agli investitori una gamma di prodotti completa ed efficiente, grazie alla piattaforma di emissione infatti riesce velocemente ad integrare la gamma sia in termini di nuovi sottostanti che di strike”.