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Vontobel, uno strategic certificate sul nucleare

Il certificate consente di avere esposizione su aziende legate all’estrazione dell’uranio e alla produzione di energia nucleare, settore in crescita perché legato alla politica climatica

Vontobel, player di primaria importanza a livello europeo nel campo dei certificati e presente sul mercato italiano dal 2016, ha quotato sul SeDeX di Borsa Italiana lo Strategic Certificate Open-End sul Vontobel Nuclear Energy Index, incentrato su aziende attive sia nell’estrazione dell’uranio sia nella produzione di energia nucleare

Il nucleare è un tema che genera sempre un forte dibattito che vede contrapporsi i sostenitori, che vedono nell’energia nucleare il potenziale per raggiungere gli obiettivi climatici, e i detrattori, memori delle grandi catastrofi nucleari e preoccupati per lo stoccaggio delle scorie.

L’Europa si è posta obiettivi ambiziosi in termini di decarbonizzazione, tra cui quello di diventare il primo continente al mondo climaticamente neutrale entro il 2050. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario che numerosi investimenti siano rivolti allo sviluppo delle energie rinnovabili e alla riduzione di Co2. In quest’ottica, il nucleare si potrebbe proporre come tecnologia di transizione. Con questa premessa è stato pensato il Vontobel Nuclear Energy Index, che consente di avere esposizione diversificata al tema dell’energia nucleare.

Il Vontobel Nuclear Energy Index è costituito dalle 25 aziende a maggiore capitalizzazione di mercato, appartenenti sia ai mercati emergenti sia ai mercati sviluppati, attive nell’estrazione dell’uranio e nel settore dell’energia nucleare. Se non si trovano 25 società che rispettino i requisiti di selezione, verranno inserite aziende che offrono tecnologie e servizi legati al settore nucleare, escludendo sempre sia le aziende che producono armi nucleari sia quelle oggetto di sanzioni internazionali. 

La classificazione avviene in base al sistema FactSet Revere Business (Rbics). Vengono considerati i ricavi generati nel settore dell‘energia nucleare e della produzione di uranio. La composizione dell’indice viene rivalutata ogni sei mesi, le 25 posizioni hanno lo stesso peso e i dividendi netti vengono reinvestiti.

“C’è chi considera un’assurdità definire ‘verde’ l’energia nucleare e chi la vede come l’unico modo per raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici in Europa, soprattutto per quanto riguarda la decarbonizzazione, e il dibattito è destinato a rimanere acceso per un po’ – commenta Yun Bai, head of factor investing research presso Vontobel Am -. Se si considera la politica climatica, gli argomenti sembrerebbero a favore dell’energia nucleare, ad esempio secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change, le emissioni del nucleare sono di 12 grammi di Co2 per kWh di elettricità, simile ai valori registrati per l’energia eolica, mentre i pannelli solari sui tetti arrivano a un valore di 41 grammi per kWh, 48 grammi per i parchi solari. La tematica è perciò di interesse per gli investitori, che con lo Strategic Certificate sul Vontobel Nuclear Energy Index hanno l’opportunità di investire in aziende operanti in un settore dal grande potenziale senza gli svantaggi legati a un investimento diretto nei singoli titoli”.

I Tracker e gli Strategic Certificate sono dei certificati di investimento che, in linea di principio, replicano linearmente la performance del sottostante indice tematico o settoriale. Grazie a un periodico ribilanciamento dell’indice sottostante sulla base di criteri predefiniti (economici e quantitativi) coerenti rispetto al tema di investimento, i Tracker e gli Strategic Certificate rappresentano investimenti dinamici ed efficienti per cogliere i megatrend del mercato.

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