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Conto corrente remunerato: l’alternativa al conto deposito 

cartelle esattoriali

Secondo l’Osservatorio ConfrontaConti.it il tasso di interesse medio si attesta al 2,66%. Rende meno del conto deposito ma offre altri vantaggi

Il conto corrente remunerato può essere un’alternativa o uno strumento complementare al conto deposito. È infatti pensato per incrementare il valore della propria liquidità, contrastando l’inflazione anche senza dover puntare su soluzioni di investimento a rischio più o meno elevato. Con un prodotto di questo tipo, infatti, la liquidità ‘ferma’ sul conto aumenta di valore nel tempo. Beneficiando di un tasso di interesse a volte anche significativo, garantito dalla banca. 

Gli interessi maturati vengono accreditati, con le modalità previste dall’istituto, direttamente sul saldo del conto. A parità di condizioni, un conto corrente remunerato garantisce un guadagno inferiore rispetto a un conto deposito. Per un deposito di 12 mesi, la differenza nel tasso lordo medio è infatti di quasi 1 punto percentuale. Ma i vantaggi per i risparmiatori che puntano su questo tipo di prodotto non mancano. 

Conto corrente remunerato: interessi al 2,66% per un anno

Il conto corrente remunerato è oggi un’opzione in più per i risparmiatori italiani. I dati raccolti dall’Osservatorio ConfrontaConti.it confermano la possibilità di accedere a un tasso di interesse rilevante scegliendo un nuovo conto remunerato. In media, considerando le banche che propongono un rendimento sul saldo del conto, è possibile sfruttare un tasso lordo annuo del 2,66%. Che viene garantito per almeno 12 mesi. 

Nell’ipotesi di una giacenza del conto di 20.000 euro, quindi, si stima un guadagno netto di 346 euro in un anno. Il guadagno è calcolato considerando gli interessi netti a cui viene sottratto l’importo dell’imposta di bollo (34,20 euro all’anno in caso di giacenza media superiore a 5.000 euro) e il costo medio di mantenimento del conto corrente (pari a 14 euro all’anno di canone per i conti considerati). Con una giacenza di 50.000 euro, invece, il guadagno netto garantito da un conto corrente remunerato, in questo momento, è pari, in media, a 937 euro. Una volta terminato il periodo promozionale, gli istituti adottano soluzioni differenti, garantendo un tasso di interesse notevolmente più basso rispetto a quello promozionale oppure azzerando completamente gli interessi.

Conto deposito: interessi medi al 3,55% con un deposito a 12 mesi

I risparmiatori hanno anche la possibilità di puntare sul conto deposito. Sfruttando un tasso di interesse più elevato, la possibilità di vincolare il proprio capitale per un lungo periodo (per ottenere un rendimento maggiore) e l’assenza di costi fissi per il mantenimento. Con il conto deposito, però, cambia il valore dell’imposta di bollo annuale che risulta pari a 0,20% annuo del capitale depositato e, quindi, aumenta all’aumentare dell’importo versato nel conto stesso. 

Considerando le attuali proposte disponibili sul mercato, un conto deposito a 12 mesi garantisce un tasso lordo annuo pari, in media, al 3,55%. Per quanto riguarda il guadagno netto, invece, questa soluzione di risparmio consente di ottenere circa 493 euro, a fronte di un deposito di 20.000 euro. Incrementando il deposito a 50.000 euro (restando, quindi, nei limiti della garanzia del Fondo Interbancario) il guadagno netto cresce fino a 1.215 euro. 

Conto corrente remunerato vs conto deposito: quale conviene?

Il conto corrente remunerato è, quindi, una buona soluzione per incrementare il valore della propria liquidità, accettando, però, un guadagno inferiore rispetto al conto deposito. Considerando la media delle opzioni disponibili sul mercato per i due tipi di conti, infatti, il conto corrente remunerato garantisce il 70% del guadagno netto nel caso del deposito di 20.000 euro e del 77% nel caso dei 50.000 euro rispetto al conto deposito. Con il conto corrente remunerato, però, la liquidità è sempre disponibile. E potrà essere utilizzata per nuovi investimenti o per spese non previste senza dover presentare alcuna richiesta alla banca. 

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