Con l’ecobonus auto usate incentivi fino a 2.000 euro per vetture di seconda mano di classe non inferiore a Euro 6. A disposizione 40 milioni: scontata la corsa all’acquisto. Dove richiederlo
Dopo le auto nuove, parte anche l’ecobonus auto usate. Dalle ore 10 del 28 settembre, e fino al 31 dicembre 2021 o comunque fino all’esaurimento dei fondi, è possibile accedere agli eco-incentivi per l’acquisto di veicoli di categoria M-1 di seconda mano a basse emissioni. Ai concessionari basterà collegarsi alla piattaforma ecobonus.mise.gov.it e seguire la procedura per effettuare la prenotazione.
A fine luglio era stata aperta la piattaforma per le prenotazioni relative agli ecobonus per l’acquisto di auto nuove. Ora a disposizione degli automobilisti ci sono 40 milioni, dei 350 complessivi dedicati dal provvedimento sugli eco-incentivi, per contributi che possono arrivare fino a 2.000 euro. Il rischio è quello di una corsa all’incentivo, visto anche l’esiguo fondo a disposizione a fronte di una fascia media di contributo pari a 1.000 euro
Eco-incentivi: le auto usate acquistabili
L’ecobonus auto usate è disponibile solo per veicoli di classe non inferiore alla Euro 6. È inoltre vincolato alla rottamazione di un veicolo della medesima categoria, intestato da almeno 12 mesi all’acquirente o a un suo familiare convivente e immatricolato prima del 1° gennaio 2011 o anche dopo, purché arrivi a compiere 10 anni entro il prossimo 31 dicembre.
La scelta dell’usato con ecobonus dovrà tenere conto anche del prezzo risultante da quotazioni medie di mercato, che non deve superare i 25 mila euro. L’auto deve essere di prima immatricolazione in Italia e non deve essere già stata oggetto degli incentivi previsti dalla leggi di Bilancio 2019 e 2021.
Quanto vale l’ecobonus auto usate
L’ecobonus auto usate va da 750 a 2.000 euro ed è disponibile solo per veicoli di classe non inferiore alla Euro 6. Il bonus varia a seconda della fascia di emissioni in cui si pone la vettura scelta.
Per le auto di fascia 91-160 g/km di CO2 il bonus è di 750 euro, per la fascia 61-90 g/km si sale a 1.000 euro, infine per quella 0-61 g/km si può ottenere il contributo massimo di 2.000 euro.
Sarà il concessionario a riconoscere il contributo all’acquirente finale per poi recuperarlo come credito d’imposta, utilizzabile esclusivamente in compensazione. Sarà quindi necessario presentare il modello F24 in modalità telematica.