Le crisi dei mercati vanno affrontare continuando ad accantonare (e investire) piccole somme con regolarità. In questo modo si potrà sfruttare al meglio il potenziale di risalita. L’analisi di Gimme5
Anche gli investitori più esperti, di fronte al crollo dei mercati di febbraio 2020, avranno probabilmente avuto la tentazione di disinvestire o, almeno, di non investire altro denaro sui mercati. Tuttavia, la costanza premia gli investitori e chi è riuscito a controllare la propria emotività e ha continuato a investire con regolarità oggi potrebbe già registrare un guadagno del 28 per cento.
È quanto ha calcolato Gimme5, il salvadanaio digitale per la gestione del risparmio, che, attraverso una simulazione pratica ha messo a confronto due comportamenti di investimento opposti di fronte a una situazione di crisi dei mercati, evidenziando come le decisioni degli investitori possano influenzare negativamente o positivamente le performance dei loro portafogli.
La simulazione analizza i risultati che due investitori avrebbero potuto raggiungere seguendo due diversi stili di investimento (Bloccato e Costante) nel periodo compreso tra febbraio 2020, quando lo scoppio della pandemia ha determinato il crollo dei mercati, e febbraio 2023, passando per le oscillazioni causate dal conflitto in Ucraina nel corso del 2022.
L’investitore bloccato ha investito 100 euro e a inizio 2020, con la caduta dei mercati, ha scelto di non disinvestire per evitare di cristallizzare la perdita, ma ha smesso di accantonare altro denaro, mantenendo solo il capitale iniziale.
L’investitore costante, invece, oltre ai 100 euro iniziali investiti a gennaio 2020, ha deciso di continuare a investire 5 euro ogni settimana, indipendentemente dall’andamento dei mercati.
Il portafoglio dell’investitore bloccato alla fine dello scorso settembre avrebbe registrato una perdita del 9%, ma in soli quattro mesi questa perdita si sarebbe convertita in un guadagno del 23% circa, per un portafoglio che oggi ammonterebbe a 122,68 euro.
Anche il portafoglio dell’investitore costante, che nel corso dei tre anni ha investito un totale complessivo di 880 euro, a fine settembre 2022 avrebbe registrato una perdita, ma solo del 3%, che nei quattro mesi successivi si sarebbe convertita in un guadagno del 28%, per un portafoglio che oggi ammonterebbe a 1.127,92 euro.
Sebbene una differenza di cinque punti percentuali tra i rendimenti dei due investimenti possa sembrare poco rilevante, in termini relativi il delta è ampio (come evidenziato dal grafico), e se l’arco temporale della simulazione fosse stato quello di lungo periodo tipico dell’investimento in fondi comuni molto probabilmente il beneficio della costanza sarebbe risultato ancora più decisivo.
La simulazione evidenzia quindi l’importanza di impiegare anche piccole somme, purché con regolarità nel tempo e senza lasciarsi guidare dall’emotività: la costanza negli investimenti, infatti, consente di cogliere le occasioni che il mercato offre per comprare a sconto in periodi in cui le valutazioni sono basse, per poi godere di un maggiore potenziale di risalita quando i mercati si riprenderanno.
Per questo motivo, una pianificazione degli investimenti incentrata sulla costanza e sul lungo periodo, come può essere un piano d’accumulo, con cui si investe in momenti sempre diversi, fa sì che il prezzo d’acquisto venga costantemente mediato, riducendo al minimo i rischi legati all’investimento.