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Risparmio: 10 regole per accantonare nel modo giusto

Dalla gestione delle entrate e delle uscite, alla creazione di un budget, fino agli investimenti: ecco come risparmiare denaro e farlo fruttare, secondo Gimme5

Se durante gli anni di pandemia il risparmio degli italiani hanno raggiunto cifre da record, con gli attuali livelli di inflazione la tendenza si è invertita. Tanto che, secondo i calcoli di Fabi, nei primi tre mesi del 2023 sono stati bruciati ben 89,5 miliardi sui conti correnti degli italiani. Per cercare di mettere da parte qualche risparmio, nel limite delle proprie possibilità, può essere utile seguire il decalogo di Gimme5, soluzione digitale che permette di accantonare piccole somme attraverso smartphone e investirle in fondi comuni

Gomme 5 ha infatti messo a punto un elenco di dieci regole fondamentali per combattere il carovita e riuscire a raggiungere un buon livello di benessere finanziario.

Risparmio: come gestire entrate uscite e debiti

1. Quantifica le tue entrate e uscite a livello mensile. Per le entrate, ai lavoratori dipendenti basterà prendere come riferimento l’ultima busta paga, mentre per i freelance è consigliabile fare una media mensile al netto di tasse e altre trattenute. Per stimare le uscite mensili, invece, l’ideale è controllare l’estratto conto dei mesi precedenti e separare le spese necessarie (affitto, bollette, generi alimentari) da quelle discrezionali, come shopping, viaggi, svago e ristoranti.

2. Prioritizza le spese e taglia quelle superflue. Una volta divise le spese necessarie da quelle discrezionali, per le prime è possibile verificare se esistano dei fornitori che offrono lo stesso servizio a un minor prezzo (ad esempio per i servizi di luce e gas). Per le seconde è invece possibile limitare le spese superflue. Inoltre, nel corso del mese, via via che si presentano le singole spese è consigliabile fare un elenco di priorità e saldare i conti in ordine di importanza. Non bisogna sottovalutare neanche le spese di piccolo importo che, se sommate, a fine mese possono fare la differenza. Per le grandi spese, come elettrodomestici, smartphone e assicurazioni, l’ideale è pianificarle nel momento migliore per sostenerle.

3. I debiti prima di tutto: qualora si fossero contratti dei debiti, dopo averne verificato importo e scadenza, la priorità è cercare di estinguerli rispettando le condizioni contrattuali.

Budget e obiettivi sono essenziali per il risparmio

4. Crea un budget mensile. Fatte 100 le proprie entrate, è utile definire una percentuale di reddito che si intende destinare ad ogni centro di costo. Ad esempio, secondo la regola 50/30/20 messa a punto dalla professoressa di Harvard e senatrice americana Elizabeth Warren, alle spese essenziali bisogna cercare di destinare al massimo il 50% delle entrate. A quelle discrezionali, invece, il 30%. Il 20% del proprio reddito andrebbe invece risparmiato.

5. Definisci i tuoi obiettivi. Senza un obiettivo preciso, il risparmio corre il rischio di essere solo una buona intenzione. Per evitare di spendere anche il restante 20% del proprio reddito in spese accessorie di cui si potrebbe fare a meno, ci si può affidare al “metodo S.M.A.R.T.” . Definire cioè un obiettivo di risparmio che sia Specifico, Misurabile, Accessibile, Rilevante e limitato nel Tempo. L’efficacia della definizione di un obiettivo concreto per il proprio percorso di risparmio è confermata dalla ricerca “There’s an App for that: Goal-Setting and Saving in the FinTech Era” condotta da University of Melbourne e Georgetown University in collaborazione con Gimme5. Lo studio dimostra come l’obiettivo rappresenti una spinta concreta all’azione. Il tasso di risparmio aumenta infatti quasi del doppio quando si ha un obiettivo concreto (+91% di depositi netti in media).

Per fare un esempio numerico, se, su base mensile, in assenza di obiettivi si risparmiano 50€, 150€ e 250€, con la definizione di un obiettivo, si passerebbe in media a 95€, 285€ e 475€. La differenza sarebbe ancora maggiore nell’arco di cinque anni, perché impostando degli obiettivi di risparmio si passerebbe da 3.000€, 9.000€ e 15.000€ a, rispettivamente, 5.700€, 17.100€ e 28.500€.

6. Controlla il budget a fine mese. Alla fine di ogni mese è opportuno fare un controllo di come si è speso il proprio budget. Se le uscite hanno superato le entrate o la quota di risparmio è stata sacrificata per spese superflue, per il mese successivo sarà necessario modificare qualche comportamento.

Fai lavorare il tuo risparmio

7. Crea un fondo di emergenza. Purtroppo gli imprevisti sono all’ordine del giorno e per affrontarli con serenità è senz’altro utile stanziare una quota del proprio reddito mensile a un “fondo di emergenza”.

8. Metti in moto i risparmi. Lasciare il denaro fermo sul conto corrente causa una perdita di valore dovuta non soltanto al canone bancario, ma anche al potere erosivo dell’inflazione, oggi particolarmente elevata. Una soluzione può essere quella di investire i risparmi, mettendoli in moto e facendoli crescere nel tempo. Investire richiede, però, anzitutto di avere ben chiare le proprie esigenze in termini di soglia d’ingresso, livello di rischio e orizzonte temporale. Solo tenendo bene a mente queste coordinate si possono trovare gli strumenti più adatti al proprio profilo e applicare il principio della diversificazione del portafoglio per ridurre il rischio complessivo. “Mai mettere tutte le uova nello stesso paniere”, per dirla con le parole del Premio Nobel all’economia Harry Markowitz.

9. Il valore è nel tempo. Anche il consiglio più utile per risparmiare vale ben poco se non viene seguito con costanza nel tempo. A questo scopo può essere d’aiuto l’attivazione di un PAC, un Piano di Accumulo del Capitale, che consente di destinare ogni mese una certa somma alla creazione del proprio tesoretto. L’interesse composto potrà poi far crescere ancora più velocemente il capitale nel lungo periodo grazie al cumularsi di interessi su interessi.

10. Migliora le tue conoscenze finanziarie. per prendere scelte di risparmio e investimento consapevoli, è necessario assimilare almeno alcuni concetti base di educazione finanziaria. Oggi, grazie alla tecnologia, a Internet e ai social, si possono migliorare le proprie conoscenze con facilità. Basta leggere libri e giornali, ascoltare podcast o visitare blog.

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