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Saldi al via: le date e la guida per gli acquisti

Questa settimana partono gli sconti in tutta Italia. Prevista una spesa media di 150 euro a persona. Dai cambi alla prova dei capi, ecco la guida di Federmoda e Confcommercio

Ad aprire le danze dei saldi invernali 2022 sono state il 2 di gennaio Sicilia e Basilicata. Il 3 è stata la volta della Valle d’Aosta, mentre in tutte le altre Regioni italiane gli sconti partono mercoledì 5 gennaio. Un appuntamento atteso come sempre, ma quest’anno reso più difficile  dalla nuova ondata di contagi. 

Saldi 2022, le stime di spesa

Stando alle stime di Confcommercio, lo shopping dei saldi quest’anno interessa oltre 15 milioni di famiglie e ogni persona spenderà circa 119 euro, per un giro di affari di 4,2 miliardi di euro. Secondo un’indagine previsionale condotta da Confesercenti su un campione di consumatori, invece, 4 italiani su dieci (il 39%) hanno già programmato di approfittare dei saldi per acquistare uno o più prodotti, per un budget medio previsto di 150 euro a persona. 

Numeri ancora lontani da quelli pre-crisi: in occasione dei saldi invernali del gennaio 2020, si diceva interessato all’evento il 48% degli italiani. Sul risultato pesa l’ombra di Omicron e l’impatto negativo che sta avendo sulla fiducia delle famiglie. Ma incide anche la concorrenza all’evento saldi da parte della bulimia di promozioni prenatalizie e natalizie cui sono stati sottoposti i consumatori, a partire proprio da un Black Friday particolarmente ‘ravvicinato’, a meno di un mese dal Natale. Si rafforza invece la tendenza all’acquisto di impulso: cresce rispetto al 2020 dal 41 al 46% la quota di consumatori che deciderà se acquistare prodotti in saldo sul momento, in base alle offerte.

La media di 150 euro nasconde una spesa media fortemente polarizzata: il 47% acquisterà per meno di 100 euro, mentre il 43% spenderà tra il 100 ed i 300. Solo il 6% ha previsto una spesa tra i 300 ed i 500 euro, mentre il 4% più di 500 euro.

Preferiti i negozi fisici

Nonostante la crescente concorrenza del web, i saldi rimangono un evento legato soprattutto ai negozi fisici: il 31% degli acquisti dei saldi avverrà infatti in una grande catena o presso negozi brandizzati, seguiti da vicino dai negozi indipendenti, cui si rivolgeranno il 26% dei clienti. Il 22% sceglierà infine un outlet, mentre il 23%, invece, cercherà l’affare scontato sul web, oltre il 5% in più dello scorso anno e l’8% rispetto al periodo prepandemico.

Quest’anno, in cima ai desideri degli italiani ci sono le scarpe: è la spesa prevista dal 47% di chi ha già deciso di comprare. Seguono prodotti di maglieria (45%), capispalla (27%), capi di camiceria (26%), magliette e intimo (entrambi al 22%). Ma c’è anche un 15% in cerca di borse ed un 12% di altri accessori, dalle sciarpe alle cinture.

Il calendario dei saldi invernali 2021

In Abruzzo i saldi partono mercoledì 5 gennaio e si chiude sabato 5 marzo. In Basilicata da domenica 2 gennaio a mercoledì 2 marzo. In Calabria da mercoledì 5 gennaio a domenica 6 marzo. In Campania da mercoledì 5 gennaio a martedì 1 marzo. In Emilia-Romagna da mercoledì 5 gennaio a sabato 5 marzo. In Friuli-Venezia Giulia da mercoledì 5 gennaio a giovedì 31 marzo. Nel Lazio da mercoledì 5 gennaio a martedì 15 febbraio. In Liguria da mercoledì 5 gennaio a venerdì 18 febbraio. In Lombardia da mercoledì 5 gennaio a sabato 5 marzo. Nelle Marche mercoledì 5 gennaio 2022 fino a martedì 1 marzo 2022. In Molise da mercoledì 5 gennaio a sabato 5 marzo. In Piemonte da mercoledì 5 gennaio a martedì 1 marzo. 

Saldi al via in Puglia da mercoledì 5 gennaio a lunedì 28 febbraio 2022. In Sardegna da mercoledì 5 gennaio a sabato 5 marzo. In Sicilia da domenica 2 gennaio a martedì 15 marzo. In Toscana da mercoledì 5 gennaio a sabato 5 marzo. In Umbria da mercoledì 5 gennaio a sabato 5 marzo. In Valle d’Aosta da lunedì 3 gennaio a giovedì 3 marzo. In Veneto da mercoledì 5 gennaio a lunedì 28 febbraio.

I principi base per dei saldi sicuri

Federmoda Italia e Confcommercio hanno stilato alcuni principi di base per il giusto acquisto in tempo di saldi, in particolare in un periodo come questo di risalita dei contagi.

1. Cambi: dopo aver acquistato il capo la possibilità di cambiarlo dopo averlo acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
6. Rispetto delle distanze: occorre mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e all’interno del negozio.
7. Disinfezione delle mani: obbligo di igienizzazione delle mani con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti.
8. Mascherine: obbligo di indossare la mascherina fuori dal negozio, in store ed anche in camerino durante la prova dei capi.
9. Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione.
10. Numero massimo di clienti in store: obbligo di esposizione in vetrina di un cartello che riporti il numero massimo di clienti ammessi contemporaneamente all’interno del negozio.

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