Dall’obbligo di mostrare il prezzo praticato nei 30 giorni precedenti agli sconti fino al raddoppio delle multe: ecco le nuove norme per la tutela dei consumatori
A meno di un mese dall’avvio dei saldi invernali, arrivano nuove regole. Il consiglio dei ministri ha infatti dato il via libera con un decreto ad hoc alle norme per la tutela dei consumatori del Parlamento europeo, che prevedono tra le altre cose nuovi obblighi sui prezzi e nuove sanzioni per i commercianti.
Il decreto, si legge, “amplia la tutela dei consumatori nel caso di contratti con clausole vessatorie, di condotte commerciali scorrette, di concorrenza sleale o di comunicazioni commerciali non veritiere con conseguente modifica della disciplina delle sanzioni pecuniarie amministrative”.
Saldi, nuovi obblighi per i commercianti
Stando al decreto, i saldi di qualsiasi tipo di prodotto dovranno essere accompagnati dal prezzo praticato negli ultimi 30 giorni. Da tale obbligo sono esentati solo i prodotti presenti sul mercato da meno di trenta giorni e i prodotti agricoli e alimentari deperibili. Inoltre, si riconduce alla nozione di pratica ingannevole anche la promozione di un bene, in uno Stato membro, come identico a un bene commercializzato in altri Stati membri, sebbene significativamente diverso per composizione o caratteristiche.
Si arricchisce quindi l’elenco delle informazioni considerate ingannevoli, includendo anche le indicazioni relative alle caratteristiche dell’offerente. Tra queste: la mancata chiara indicazione di annunci pubblicitari a pagamento per ottenere una classificazione migliore dei prodotti; la rivendita di biglietti per eventi acquistati utilizzando strumenti automatizzati; l’utilizzo di recensioni del prodotto false o senza averne verificata l’autenticità.
Falsi saldi, raddoppiano le multe
Per quanto riguarda il regime sanzionatorio, sale da 5 a 10 milioni il limite massimo edittale relativo alla sanzione irrogabile dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) in caso di pratica commerciale scorretta. In caso di sanzioni irrogate su operatori transfrontalieri sulla base di informazioni acquisite anche da Autorità europee, la sanzione è pari al 4% del fatturato realizzato in Italia (in mancanza il massimo edittale è pari a 2 milioni di euro).
Aumenta da 5 a 10 milioni di euro, il massimo edittale della sanzione irrogabile dall’Agcm per l’inottemperanza ai provvedimenti di urgenza e a quelli inibitori o di rimozione degli effetti e degli impegni assunti.
Si consente poi al consumatore di adire il giudice ordinario in caso di pratiche commerciali sleali e si prevede la sanzione da 5.000 euro a 10 milioni per violazioni in materia di clausole vessatorie.
Diritto di recesso
Infine, si prolunga a trenta giorni il termine per l’esercizio del diritto di recesso. Ma con riferimento ai soli contratti conclusi nel contesto di visite non richieste presso l’abitazione del consumatore e di escursioni organizzate per vendere prodotti.