Spiccano Esselunga Superstore e In’s Mercato. Pubblicata l’indagine annuale di Altroconsumo: “Scegliere bene dove fare la spesa può far risparmiare in un anno 3.455 euro”
Con l’inflazioneCon il termine inflazione si indica l’incremento dei prezz... Leggi che ha fatto lievitare il carrello della spesa, gli italiani cercano sempre più di risparmiare. Puntuale come ogni anno arriva in soccorso l’Indagine supermercati di Altroconsumo, per aiutare a individuare le insegne più convenienti. L’analisi condotta sul territorio nazionale rivela infatti in ogni città i punti vendita dove si può spendere meno. Perché scegliere con cura il supermercato in cui fare la spesa può far risparmiare oltre 3.400 euro l’anno.
Nel dettaglio, Altroconsumo ha misurato il posizionamento di prezzo dei punti vendita e delle catene della grade distribuzione sulla base di 4 possibili panieri di spesa (prodotti di marca, a marchio commerciale, più economici e misto). Sintetizzando l’analisi di quasi 1.600.000 prezzi di tutti i prodotti presenti a scaffale in 125 categorie di prodotti alimentari, prodotti per la cura della casa e della persona e alimenti per animali. La rilevazione è stata effettuata dal 7 marzo al 1° aprile 2023, in ben 1.203 negozi distribuiti in 67 città italiane. In base ai dati Altroconsumo, “una coppia con 2 figli, che spende mediamente 8.548 euro l’anno, può arrivare a risparmiare fino a 3.455 euro acquistando i prodotti in assoluto più economici in vendita nei discount”, afferma l’associazione in una nota.
Spesa, la classifica di supermercati e discount
Per la spesa con prodotti di marca le catene più convenienti risultano essere a pari merito Esselunga Superstore e Famila Superstore. Seguono Ipercoop, Pam e Spazio Conad. Per la spesa con prodotti economici come sempre questa classifica è dominata dalle catene di discount. Quest’anno la prima posizione è stata conquistata, per la prima volta, da In’s Mercato. Seguono a distanza di un punto indice Aldi, Dpiù, Eurospin e Prix Quality. Prima tra le catene di supermercati Esselunga Superstore, grazie anche al lancio sul mercato di un’etichetta di prodotti primo prezzo, che si attesta al 9° posto, seppure con un divario di prezzi del 12% rispetto a In’s Mercato.
Per la spesa con prodotti a marchio commerciale (private label) l’insegna che risulta avere i prezzi più convenienti, al momento delle rilevazioni, è Spazio Conad, l’ipermercato della catena Conad, seguito da Ipercoop con indice 103.
La quarta e ultima classifica dell’Indagine è quella relativa al paniere misto o paniere totale, che include tutti i prodotti a scaffale delle 125 categorie selezionate e tutte le tipologie di punto vendita. Questa classifica è suddivisa in due categorie, una per i discount e una per iper e super, poiché la differente ampiezza dello scaffale rende difficilmente confrontabili le due tipologie di punto vendita. Nella categoria discount per la prima volta troviamo sul podio In’s Mercato, seguito a breve distanza da Lidl ed Eurospin, rispettivamente in seconda e terza posizione. Per quanto riguarda, invece, ipermercati e supermercati, la catena più economica risulta essere anche quest’anno Famila Superstore, con Conad che segue con indice 101.
Le città dove la spesa è più conveniente
Quanto alle città in cui una famiglia può risparmiare di più scegliendo con accortezza il punto vendita, Altroconsumo segnala che Cremona è dove le differenze di prezzo sono maggiori (25%), e di conseguenza le possibilità di risparmio sono più elevate, fino a quasi 2.000 euro all’anno scegliendo il supermercato più economico. Segue poi Mantova con un risparmio superiore ai 1.600 euro annui. Mentre in altre quattro città italiane è possibile un risparmio superiore ai 1.300 euro: rispettivamente Bologna (1.392), Bergamo (1.378), Roma (1.327) e Reggio Emilia (1.309). Le città in cui le differenze tra un punto vendita e l’altro sono meno elevate risultano invece Reggio Calabria, Messina, Cosenza e Caserta, con possibili risparmi annui inferiori ai 45 euro di Caserta, 90 euro di Cosenza e sotto i 160 euro nelle altre due città.
Ma qual è la città con il primato del risparmio? L’indagine di quest’anno incorona Vicenza, dove si trova il supermercato con la possibilità di spesa minima più bassa, che in valori assoluti equivale a circa 5.833 euro. Una differenza di quasi 1.000 euro all’anno rispetto alla spesa media di una famiglia italiana (6.780 euro all’anno). In generale le città più economiche, con spesa minima inferiore ai 6.000 euro sono tutte del nord-est. Zona che si conferma ancora una volta la più alta a livello concorrenziale. Mentre Sassari e Palermo risultano ultime in classifica e più care di Vicenza di quasi 1.000 euro l’anno.