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Bonus idrico, richieste al via dal 17 febbraio

bonus idrico

Sarà possibile inviare le domande sulla piattaforma online del Mite. La misura ha un limite massimo di 1.000 euro per ciascun beneficiario e può essere richiesta per una sola volta

Tutto pronto per il bonus idrico. Dalle ore 12 di giovedì prossimo 17 febbraio sarà possibile richiederlo sull’apposita piattaforma online del ministero della Transizione ecologica. 

L’agevolazione è riconosciuta nel limite massimo di 1.000 euro per ciascun beneficiario e può essere richiesta per una sola volta, per un solo immobile, per le spese effettivamente sostenute per gli interventi di efficientamento idrico. Le istanze di rimborso, correttamente compilate e corredate dalla necessaria documentazione, saranno ammesse fino ad esaurimento delle risorse. 

Bonus idrico, chi può farne richiesta

Possono beneficiare del bonus idrico coloro che hanno effettuato nel corso del 2021 interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto. Oppure di apparecchi di rubinetteria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua.

È inoltre necessario essere maggiorenni e residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.

Non sono previsti limiti di Isee, ma il bonus idrico è alternativo e non cumulabile con altre agevolazioni di natura fiscale relative alla fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni.

Come fare domanda

Per inviare la richiesta è necessario collegarsi al sito www.bonusidricomite.it. L’identità dei beneficiari, in relazione ai dati del nome, del cognome e del codice fiscale, verrà accertata attraverso SPID o tramite Carta d’Identità Elettronica. L’inserimento di dati ed allegati deve essere completato entro 30 minuti. 

Nelle tre ore successive all’invio positivo della domanda sarà possibile eventualmente rettificare i dati e i documenti già inseriti. In caso di richiesta incompleta di informazioni o degli allegati richiesti, il rimborso non verrà erogato. Il ministero della Transizione Ecologica ha anche messo a disposizione un call center al numero 800090545 per tutte le richieste di informazioni. È stata inoltre predisposta una pagina – all’indirizzo www.mite.gov.it/pagina/faq-bonus-idrico-2021 – con le risposte ai principali quesiti.

Cosa serve per compilare la domanda per il bonus idrico

Nel corso della procedura di registrazione, il beneficiario del bonus idrico deve fornire una serie di dichiarazioni sostitutive di autocertificazione. Ecco quali: nome, cognome, codice fiscale del beneficiario; importo della spesa sostenuta, per cui si richiede il rimborso; quantità del bene e specifiche della posa in opera o istallazione; specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, oltre a specifica della portata massima d’acqua (in l/min) del prodotto acquistato; identificativo catastale dell’immobile (Comune, Sezione, Sezione Urbana, Foglio, Particella, Subalterno) per si presenta istanza di rimborso.

Bisogna fornire anche una dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni; le coordinate del conto corrente bancario/postale del beneficiario su cui accreditare il rimborso; le indicazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario ecc.); l’attestazione del richiedente ove non proprietario o comproprietario, degli estremi del contratto da cui trae titolo; attestazione di avvenuta comunicazione al cointestatario/proprietario, identificato altresì con nome, cognome e codice fiscale, della volontà di fruire del bonus idrico.

Per ottenere il bonus idrico è necessario infine allegare copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito. Per i soggetti non tenuti ad emettere fattura elettronica, si considera valida anche l’emissione di una fattura o di un documento commerciale, attestante l’acquisto del bene, copia del versamento bancario o postale, documentazione del venditore idonea a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato, come da modello disponibile sulla “Piattaforma” .

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