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Conto deposito sempre più conveniente: +556% il guadagno netto

Rispetto al 2022 il tasso di interesse lordo accessibile è cresciuto di oltre 2 punti percentuali, facendo lievitare il guadagno netto. Lo studio

Investire nel conto deposito diventa sempre più conveniente. La conferma arriva dall’indagine dell’Osservatorio ConfrontaConti.it che evidenzia la forte crescita del tasso di interesse garantito da questo tipo di investimento nel confronto con i dati dello scorso anno (il confronto è maggio 2022 – settembre 2023). Nel giro di poco più di un anno, infatti, il tasso di interesse lordo accessibile con il conto deposito è cresciuto di oltre 2 punti percentuale. 

Questa tendenza si traduce in un sostanziale incremento del guadagno netto derivate dal conto deposito. Per i tre casi presi in esame dall’Osservatorio, infatti, il guadagno, al netto delle tasse, registra una crescita percentuale compresa tra +436% e +556%. Per incentivare i risparmiatori a investire in questo strumento, inoltre, le banche hanno praticamente dimezzato il deposito minimo richiesto per accedere a questa soluzione di risparmio. 

Conto deposito: com’è cambiato il mercato rispetto al 2022

Rispetto allo scorso anno, il conto deposito è oggi un prodotto di risparmio molto più conveniente, garantendo un tasso di interesse sensibilmente superiore e, soprattutto, un guadagno netto molto più elevato. Per i risparmiatori, scegliere questa forma di investimento significa poter contare su un sistema sicuro per incrementare il valore della propria liquidità. L’indagine ha preso in considerazione tre diverse opzioni di conto deposito: con vincolo a 6 mesi, con vincolo a 12 mesi e con vincolo a 18 mesi, considerando anche quelli svincolabili che consentono di rientrare in possesso del capitale investito prima della fine del vincolo (in genere, però, con la perdita degli interessi maturati). 

Lo studio, inoltre, ha considerato il caso di un deposito di 20.000 euro. Il conto deposito, però, è un “investimento” garantito fino a 100.000 euro, importo massimo della copertura del Fondo Interbancario a Tutela dei Depositi (FITD). Questa copertura permette l’accesso a un prodotto senza rischi e, come evidente dai dati, con un tasso di interesse sempre molto elevato, anche per soluzioni di breve durata. 

Cosa dicono i dati dell’Osservatorio 

I numeri che emergono dall’indagine dell’Osservatorio ConfrontaConti.it confermano la convenienza degli investimenti nel conto deposito. In media, infatti, il tasso di interesse lordo garantito cresce in modo significativo, da un minimo di +2,34% a un massimo di +2,8%, per le tre tipologie considerate. I dati in questione esprimono la media del mercato. Per i risparmiatori, quindi, c’è la possibilità di accedere a investimenti con tassi ancora più alti e, quindi, con maggiori opzioni di guadagno. 

È proprio la crescita del guadagno netto il parametro che conferma, in modo evidente, la convenienza del conto deposito. Investendo 20.000 euro, infatti, è oggi possibile ottenere un guadagno netto superiore rispetto al 2022. La crescita del guadagno è compresa in un range che va dal 436% al 556%. 

Lo scorso anno, con un deposito di 20.000 euro era possibile guadagnare fino a circa 135 euro (a 18 mesi). Oggi, invece, il guadagno netto sale fino a 752 euro (sempre a 18 mesi), con circa 616 euro in più. Per un investimento di 100.000 euro (soglia limite della copertura garantita dal FITD) è, quindi, possibile ottenere un guadagno garantito ancora maggiore. Rispetto allo scorso anno, un conto deposito a 18 mesi frutta oltre 3.000 euro in più (in media). 

Per i risparmiatori che intendono incrementare ulteriormente i guadagni, inoltre, c’è anche la possibilità di optare per investimenti di durata più lunga. Molte banche propongono, infatti, depositi vincolati fino a 60 mesi, con tassi di interesse che oggi arrivano a superare il 5% lordo annuo. Chi ha la possibilità di depositare un capitale ingente per un lungo periodo, quindi, può puntare su queste soluzioni per incrementare, ulteriormente, il guadagno netto. 

Conto deposito, si abbassa la soglia minima

Tra i dati raccolti dallo studio emerge un’altra tendenza molto interessante: la soglia di ingresso per questo tipo di prodotto di risparmio si è praticamente dimezzata. Il deposito minimo è ora molto più basso, confermando la volontà delle banche di incentivare anche i piccoli risparmiatori a investire in un conto deposito, preferendo ad altre soluzioni di investimento, più o meno redditizie ma sicuramente meno sicure. 

Non si registrano sostanziali novità per gli altri elementi considerati dall’indagine. Cresce (di poco più del 10%) il valore medio dell’imposta di bollo da pagare per i risparmiatori, segno che i conti con imposta a carico della banca sono oggi in numero inferiore. Il dato, in ogni caso, non influenza più di tanto il guadagno netto che, come visto, è nettamente superiore rispetto allo scorso anno. 

Restano sostanzialmente stabili i dati relativi alla percentuale di conti svincolabili e alle tempistiche di accredito degli interessi. Rispetto allo scorso anno, infatti, si registrano solo variazioni minime. Le banche si concentrano su altri elementi (come l’aumento del tasso di interesse e la riduzione del deposito minimo) per incentivare i risparmiatori a scegliere il conto deposito.

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