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Ennio Doris, addio all’uomo che ha cambiato la banca

Ennio Doris

Se ne è andato un illuminato, un vero innovatore. Un uomo che avrebbe sicuramente avuto ancora tanto da dire. E da fare. Alla famiglia tutto il nostro affetto

Ennio Doris, fondatore di Banca Mediolanum, si è spento questa notte all’età di 81 anni, lasciando la moglie, Lina Tombolato, i due figli Sara e Massimo, e sette nipoti.

Il mondo dell’imprenditoria e della finanza ha perso un grande protagonista. Un illuminato, un vero innovatore, che ha saputo cambiare il modo di fare banca e di fare consulenza.

Ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente e di intervistarlo più volte. Un “omone” che infondeva sicurezza e che sapeva conquistare la tua fiducia.

Lo vidi la prima volta in una conferenza stampa dove fu lui stesso a presentare i nuovi servizi offerti da Banca Mediolanum, prestandosi personalmente a una dimostrazione pratica. E devo ammettere che al termine della conferenza sono stato fortemente tentato di aprire un conto in Banca Mediolanum (se non ne avessi avuto già uno lo avrei fatto sicuramente).

Molti i messaggi di cordoglio dal mondo della politica e dell’imprenditoria per la perdita di un uomo che avrebbe avuto ancora tanto da dire. E da fare.

Alla famiglia tutto l’affetto del team dei Corrieri del Risparmio.

La sua storia imprenditoriale

Doris inizia l’attività nel campo della consulenza finanziaria presso Fideuram, nel 1969, occupandosi di gestione dei risparmi delle famiglie, per poi andare in Dival (Gruppo Ras), dove tra il 1971 e il 1981 è arrivato a gestire oltre 700 professionisti.

A febbraio del 1982, dopo un incontro a Portofino con Silvio Berlusconi e con il “supporto imprenditoriale e logistico del Gruppo Fininvest”, Ennio Doris fonda Programma Italia, la prima rete di consulenti globali nel settore del risparmio, con l’idea di “diventare il punto di riferimento della famiglia italiana per il risparmio”.

Tre anni più tardi nasce Mediolanum Spa, holding cui fanno capo tutte le società del Gruppo. Una riorganizzazione che permette la quotazione in Borsa nel 1996 e, nel 1998, l’ingresso nell’allora indice Mib30, delle società a maggior capitalizzazione.

Nel 1997 Programma Italia diventa quella Banca Mediolanum che tutti noi oggi conosciamo.

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