Sondaggio Ey: per il 54% degli italiani a spingere i pagamenti cashless saranno il ‘buy now pay later’, la blockchain e le super app. Le criptovalute? Varranno accettate solo per il 10%
I contanti hanno i mesi contati. Aumenta infatti sempre di più in Italia l’utilizzo dei pagamenti digitali tanto che, secondo un’indagine EY Digital Payments il 70% è convinto che entro i prossimi 4 anni il 50% dei pagamenti effettuati nel nostro Paese saranno cashless.
Un aumento importante rispetto al 33% certificato per il 2020 dall’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, secondo cui il mercato italiano dei pagamenti digitali potrebbe raggiungere i 311 miliardi a fine 2021, con una crescita media a partire dal 2015 pari all’8%.
E il 25% del campione preso in esame è ancora più ottimista ritenendo digitalizzabile il 75% del totale dei pagamenti. Scendono, invece, al 4% coloro che prevedono un’accelerazione oltre il 75%.
Pagamenti digitali, la spinta arriva da ‘buy now pay later’, blockchain e super app
Secondo la maggioranza degli intervistati (54%) a dare la maggior spinta al cashless saranno servizi come il “buy now, pay later”, ma anche i prodotti basati sulla blockchain e le “super app” di pagamento (per il 39%). Di contro, invece, solo il 10% degli intervistati crede che si assisterà a un’accettazione diffusa dei pagamenti in criptovalute entro il 2025.
Per quanto riguarda invece i player del mercato, questi percepiscono alcune criticità: la corretta rilevazione di frodi (36%), il riciclaggio (25%), la compliance normativa (60%) e l’alta competizione (59%). Grandi opportunità, invece, derivano dalla collaborazione con attori tecnologici e realtà fintech innovative (80%) e con attori finanziari tradizionali (36%). Nel digitale, inoltre, il 50% del campione vede la possibilità di estendere la propria offerta, grazie all’uso dei dati, e il 25% di allargare la propria customer base.