Gli assegni minimi saliranno del 7,3% per gli over 75 e dell’1,5% per gli altri. In pagamento anche gli arretrati da gennaio a giugno. Ma non vale per tutti
Aumenti e arretrati. A luglio le pensioni minime diventeranno finalmente più pesanti. Scatteranno infatti gli incrementi voluti dal governo e inseriti a dicembre in Legge di Bilancio. Incrementi che sarebbero dovuti partire lo scorso gennaio, ma che per ragioni organizzative lo faranno a luglio, con tutti gli arretrati dei sei mesi passati. L’adeguamento riguarderà 1,3 milioni di pensionati al minimo e vale per quest’anno circa 400 milioni di euro.
Pensioni, a chi spettano gli aumenti
Gli aumenti sono stati previsti per dare una boccata d’ossigeno contro i prezzi alle stelle a chi percepisce l’assegno minimo. La misura riguarderà i pensionati sopra i 75 anni, che vedranno le loro pensioni rivalutate al tasso del 7,3%. Il minimo salirà dunque dai 563,74 euro del 31 dicembre scorso a 599,82 euro. Considerando gli arretrati da gennaio a giugno, dunque, per loro l’assegno previdenziale di luglio sarà più pesante di 250 euro. Prevista poi anche una rivalutazione per i pensionati sotto i 75 anni, al tasso dell’1,5%. Per questi, il cedolino salirà invece a 572,20 euro.
I pensionati esclusi dall’aumento
L’adeguamento riguarda però solo gli ex lavoratori. Restano cioè esclusi coloro che percepiscono un assegno di tipo assistenziale, tipo d’invalidità civile. Fuori anche chi prende di più: mano mano che le pensioni diventano più ricche, infatti, la rivalutazione è inferiore, fino ad azzerarsi.
A luglio c’è anche la quattordicesima
Le pensioni di luglio saranno poi rese ancora più consistenti dalla quattordicesima. A differenza della tredicesima, però, la 14esima mensilità spetta soltanto a coloro che superano i 64 anni d’età e che soddisfano precisi requisiti di reddito e di anni di contributi previdenziali versati. Per esempio, un pensionato over 75, con oltre 25 anni di contributi e un reddito lordo di 10.992,93 euro all’anno, a luglio potrebbe incassare l’aumento relativo alla minima che sarà di oltre 250 euro complessivi, più i 655 euro della quattordicesima, per un totale di 905 euro.