Dalla manutenzione alle ore in cui accendere il riscaldamento, con una parola d’ordine: monitorare i consumi. Ecco il vademecum per una bolletta più leggera
Alla vigilia dell’accensione del riscaldamento, dall’Eenea arrivano alcuni suggerimenti per ridurre i consumi e risparmiare in bolletta, senza rinunciare al comfort. La prima raccomandazione è quella di monitorare e controllare i propri consumi. Ad esempio, installando uno smart meter, ovvero un misuratore dei consumi in tempo reale, in grado anche di dialogare con il cellulare attraverso un’app.
“La prima strategia di risparmio è monitorare i consumi per identificare ed evitare gli sprechi, anche inconsapevoli. Lo scorso anno le misure comportamentali attuate dai cittadini hanno rivestito un ruolo significativo per conseguire l’obiettivo di contenimento dei consumi energetici nazionali”, sottolinea Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio Enea di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano. “Visti i risultati raggiunti – aggiunge – quest’inverno sarà ancora più importante impegnarsi sul fronte del risparmio energetico, per confermare o ridurre ulteriormente i consumi rispetto alla passata stagione”.
Riscaldamento. ecco il decalogo per risparmiare
1. Installa sistemi di monitoraggio e controllo. Monitorare i consumi energetici attraverso contatori intelligenti è fondamentale per acquisire consapevolezza sulle proprie abitudini di consumo. E per individuare tempestivamente eventuali perdite o malfunzionamenti.
2. Esegui la manutenzione degli impianti. Un impianto di riscaldamento consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, è pulito e senza incrostazioni di calcare. Per chi non effettua la manutenzione del proprio impianto è prevista una multa a partire da 500 euro (D.P.R. 74/2013).
3. Controlla la temperatura degli ambienti. Bastano 19°C per garantire il comfort necessario. Per ogni grado in meno si risparmia fino al 10% sui consumi di combustibile.
4. Attenzione alle ore di accensione del riscaldamento. Controlla in quale delle 6 zone climatiche d’Italia vivi: il numero di ore massime di accensione varia, per legge, in base alla zona climatica. Accendere l’impianto un’ora in meno al giorno e ridurre di un grado di temperatura, può portare a un risparmio energetico di circa il 15%.
5. Scherma le finestre durante la notte. Persiane e tapparelle o anche tende pesanti riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.
6. Non coprire i radiatori. Evita di porre schermature davanti ai termosifoni, come tende o mobili, che ostacolano la diffusione del calore verso l’ambiente. Bene, invece, inserire materiali riflettenti tra muro e termosifone. Anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno.
7. Non lasciare le finestre aperte troppo a lungo. Per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti. Lasciare invece le finestre aperte troppo a lungo comporta inutili dispersioni di calore.
8. Fai un check-up dell’abitazione. Affidati a un tecnico qualificato e fai valutare l’efficienza dell’impianto di riscaldamento e lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre. Puoi abbattere i consumi fino al 40%.
9. Installa valvole termostatiche. Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre i consumi fino al 20%.
10. Scegli soluzioni di ultima generazione. Sostituisci il vecchio impianto di riscaldamento con uno a condensazione o a pompa di calore ad alta efficienza. E adotta cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici a distanza.
Riscaldamento: la parola d’ordine resta “monitorare”
Tornando al suggerimento numero uno, ovvero il monitoraggio, un aiuto può arrivare anche dal Portale dei consumi gestito dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Area), che offre un servizio gratuito, grazie al quale tutti possono conoscere letture e consumi delle proprie utenze.
Un ulteriore motivo per adottare sistemi per monitorare i propri consumi energetici è la presenza di un impianto fotovoltaico installato in casa. “La mancanza di consapevolezza dei propri consumi induce a comportamenti errati o alla convinzione che l’impianto fotovoltaico installato non porti i benefici economici sperati”, sottolineano Francesca Caffari e Giovanni Murano del Laboratorio Enea di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano.
Riscaldamento e fotovoltaico: a cosa stare attenti
Per chi dispone di un impianto fotovoltaico diventa fondamentale sincronizzare produzione e consumo di energia elettrica. Sfruttando la domotica, ovvero quei sistemi che consentono di gestire da remoto gli apparecchi di casa, per avviare automaticamente le pompe di calore nel momento di picco di produzione dei pannelli e riscaldare gli ambienti nelle ore centrali della giornata. Anche se non si è in casa.
Secondo l’ultimo Rapporto Gse sul solare fotovoltaico, alla fine del 2022 l’82,5% dei circa 1,2 milioni di impianti in funzione in Italia erano installati nel settore residenziale. Con una capacità complessiva di circa 5 mila MW, pari al 20% della capacità fotovoltaica totale. Dal monitoraggio Enea su diverse abitazioni, è risultato evidente che i consumi energetici, anche quelli legati al riscaldamento, sono concentrati nel primo mattino e, soprattutto, la sera.
Oltre all’installazione di sistemi di monitoraggio, altre semplici azioniLe azioni sono titoli rappresentativi del capitale di una so... Leggi possono contribuire a ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti dovuti al riscaldamento. Tra queste, il check-up energetico del proprio appartamento per valutare lo stato di isolamento termico di pareti e finestre e dell’efficienza degli impianti di riscaldamento, che consente di abbattere i costi fino al 40%.